Drammatica lettera di alcune dipendenti della multinazionale americana Micron con sede a Catania e altre città italiane. Circa 130 lavoratori dell’azienda siciliana avrebbero ricevuto l’avviso di licenziamento, nell’ambito di un taglio che coinvolge in tutto 419 esuberi su scala nazionale. Vista la situazione, il direttivo della Fim Cisl ha scritto una lettera al Papa in cui si dice che vista la situazione che si prospetta, alcune lavoratrici “che da poche settimane hanno ricevuto la grazia di aspettare un figlio, per sconforto e disperazione, pensano di ricorrere all’aborto”. Nella lettera i dirigenti sindacali spiegano che il ministero dello sviluppo economico ha confermato che il governo italiano non potrà salvare i licenziati: “Da poche settimane  alcune famiglie di nostri colleghi hanno ricevuto la grazia di aspettare un figlio. Oggi, Illustrissimo Padre, tra Catania, Arzano, Agrate-Vimercate, Avezzano abbiamo registrato la volontà di alcuni che, presi dalla sconforto e dalla disperazione, pensano di ricorrere all’interruzione di gravidanza, perché non potranno garantire un futuro dignitoso ai propri figli.” si legge. Chiedono quindi al Papa di aiutare tutte quelle famiglie che hanno perso il lavoro e non vedono più speranze nel futuro e non credono più al dono della vita. Concludendo così: “Santissimo Padre stiamo attivando come cristiani e come lavoratori tutto quello che umanamente è possibile attivare per evitare che la Micron porti via lavoro, serenità e dignità, ci aiuti ad evitare che portino via anche vite umane in gestazione. Santissimo Padre ci aiuti a portare a queste famiglie la serenità, la speranza nel futuro e nella vita che viene da Dio”.



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