Un milione di persone potrebbe riversarsi il 25 ottobre in piazza San Giovanni per protestare insieme alla Cgil contro le politiche del governo e in particolare contro la riforma del lavoro. E’ quanto emerge da un sondaggio effettuato dall’istituto Tecnè per il sindacato, promosso dall’associazione Bruno Trentin, in vista dell’atteso appuntamento capitolino il cui slogan è “Lavoro, Dignità, Uguaglianza. Per cambiare l’Italia”. Nel corso della rilevazione, agli intervistati sono state fatte domande sulle proposte e gli obiettivi del sindacato di corso d’Italia. Sul Jobs Act, ad esempio, Tecnè ha chiesto se questa riforma farà crescere l’occupazione nei prossimi mesi: la risposta è stata “no” per il 64% di tutta la popolazione e il 70% degli iscritti alla Cgil. Di conseguenza, fa sapere il sindacato in un comunicato, alla domanda se il livello di disoccupazione continuerà o meno a crescere nei prossimi 12 mesi, ha risposto “crescerà ancora” il 55% di tutta la popolazione e il 47% degli iscritti. La Cgil sostiene inoltre la necessità di una riforma che non riduca le tutele per i neo assunti ma le estenda a tutti: questo giudizio, si legge ancora, registra il favore del 54% di tutta la popolazione e del 75% degli iscritti Cgil. Al contrario, chi crede sia meglio ridurre le tutele per favorire l’occupazione è pari al 37% sul primo campione e al 18% sul secondo. Per quanto riguarda infine la proposta della Cgil di una estensione della cassa integrazione a tutti i lavoratori e una indennità di disoccupazione che copra tutti i lavoratori con una durata rapportata agli anni effettivamente lavorati, si dice d’accordo il 55% del primo campione e il 79% degli iscritti.



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