A proposito della decisione di oggi da parte del giudice di Milano di sbloccare i 1,2 miliardi di euro sequestrati alla famiglia Riva, Massimo Mucchetti senatore del Pd e presidente della Commissione industria del senato ha rilasciato un commento. Come si sa quella cifra era stata bloccata in seguito alle indagini sull’Ilva di Taranto, ma adesso il commissario che cura l’azienda potrà utilizzarla per coprire gli investimenti ambientali. Per Mucchetti si tratta di una decisione di cui bisognerebbe ringraziare la stessa Commissioen da lui presieduta grazie all’emendamento sulla normativa in materia. Dunque, ironizza, il senato che si vuole abolire non è così inutile come dicono. Nonostante questo, dice ancora Mucchetti sul suo blog, quei soldi non sarà facile incassarli perché dispersi su conti esteri. La speranza è che si possano usare, dice: “Se tuttavia si arriverà rapidamente al risultato pratico, salvare l’Ilva sarà sempre difficile, ma un po’ meno di prima. Le banche, in particolare, potranno versare anche la seconda parte del prestito ponte e riaprire rapporti di finanziamento normali con la società. Nell’attesa, deve rimandare alta la vigilanza sul processo di cessione delle attività produttive dell’Ilva”. Mucchetti riflette poi su cosa bisognerà fare in futuro, ricordando che se si fosse dato l’ok al piano Bondi invece di “bruciarsi i vascelli alle spalle decidendo di vendere comunque e subito, con ciò riducendo al minimo il potere contrattuale del commissario a favore dei compratori” l’Ilva oggi sarebbe più forte.



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