Venerdì 5 dicembre la Cgil ha proclamato lo sciopero generale di 8 ore contro la Legge di Stabilità e il Jobs Act. Ma quello che non è passato inosservato e che i social stanno cavalcando a più non posso, non è tanto la presa di posizione di Camusso&co, bensì che lunedì 8 è l’Immacolata: la dimostrazione del sindacato bloccherà dunque le attività per 4 giorni consecutivi. Su Facebook e Twitter, come anticipato, la fa da padrona l’ironia, a partire dai vertici del Partito Democratico: “È questa l’idea che ha la Cgil di uno strumento così importante come lo sciopero” e “Il ponte è servito…”sono le frecciatine di Ernesto Carbone, membro della Segreterie Pd. Se la risposta della Cgil non si è fatta attendere (È questa l’idea che il PD ha dei problemi del mondo del lavoro? #AltrochePonte), l’organizzazione sindacale è nel mirino di tutti, che etichettano la manifestazione come lo sciopero dell’Immacolata. Tra i commenti più simpatici si legge: “Chiedete alla #Camusso se può spostare lo #sciopero il 5 gennaio che ci sono i #saldi”, “Io avrei indetto sciopero il 10 dicembre provando il ponte dal 6 al 14” e “No malignità su #sciopero #Cgil. È un caso che sia per il ponte. Ma se insistete sarà spostato a lun 22 e mart 23 dicembre. #scioperoponte”.



Otto ore di sciopero generale in programma venerdì 5 dicembre con manifestazioni a livello territoriale per protestare contro la Legge di Stabilità e il Jobs Act. E’ quanto proposto dalla segreteria della Cgil al comitato direttivo nazionale in corso a Roma. Lo ha fatto sapere il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, auspicando che Cisl e Uil “convergano” sulla data e sulla decisione di una mobilitazione generale. Dopo aver portato in piazza centomila persone sabato scorso in occasione dello sciopero degli statali, infatti, questa decisione potrebbe creare nuovi attriti tra le sigle sindacali che proprio questa mattina sono state convocate a palazzo Chigi il prossimo lunedì 17 novembre. Un incontro deciso dopo le proteste di sabato dal ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia e annunciato dal neo segretario generale aggiunto della Uil, Carmelo Barbagallo, il quale ha anche parlato di “una significativa apertura” del governo. “Ho fatto bene a chiedere di aspettare” a proclamare lo sciopero generale, ha aggiunto Barbagallo che aveva infatti chiesto alla Cgil di non indicare una data per la protesta contro l’esecutivo ma di attendere una decisione comune.

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