“Quando l’assegno per il nucleo familiare viene chiesto direttamente all’Inps da parte di pensionati pubblici ultrasessantacinquenni affetti da stati invalidanti, la relativa certificazione medica deve sempre essere esaminata dall’ufficio sanitario della sede”.  Il chiarimento arriva direttamente, con una circolare, dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale al fine di ottenere l’omogeneità delle procedure circa gli accertamenti sanitari ai fini della concessione dell’assegno al nucleo famigliare sia per i pensionati pubblici che per quelli privati. L’accertamento del requisito fondamentale per ottenere l’Anf – l’assoluta e permanente impossibilita’ di dedicarsi a proficuo lavoro – sarà dunque valutata dal medico di sede, con visita diretta o con valutazione della documentazione medica presentata. L’assegno spetta è calcolato in rapporto al numero dei componenti il nucleo familiare e al reddito del nucleo stesso secondo tabelle prestabilite. I livelli di reddito sono aumentali in casi particolari: ad esempio  quando del nucleo familiare fanno parte figli di età superiore a 18 anni che si trovino nell’assoluta e permanente impossibilità’di dedicarsi a proficuo lavoro; quando il nucleo è composto da un solo orfano minorenne titolare di pensione ai superstiti dei lavoratori dipendenti; e quando  del nucleo faccia parte un figlio minorenne che ha difficoltà persistente a compiere atti e funzioni proprie della sua età. Infine, lil sussidio va di diritto anche al  solo coniuge superstite che si trova nella condizione di assoluta inabilità a lavoro proficuo e sia già titolare di pensione indiretta o di riversibilità



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