Dopo l’approvazione venerdì scorso in Commissione Affari Costituzionali in sede Referente alla Camera dell’emendamento in favore dei cosiddetti quota 96 della scuola, riprenderà lunedì 28 luglio a Montecitorio la discussione sul decreto legge sulla riforma della Pubblica amministrazione. Come riportato da Pensioni Oggi, sembra che al testo sia stato aggiunto l’articolo 1-bis che consentirà ai docenti “quota 96” di lasciare il lavoro già dal prossimo primo settembre presentando domanda all’Inps non appena il Dl diventerà legge. L’Istututo di previdenza, si legge ancora, prenderà in esame al massimo quattromila domande e avrà quindici giorni di tempo per valutare ogni singola richiesta e dare il via libera. Altre novità riguardano chi ha scelto l’Opzione Contributivo Donne: le lavoratrici potranno chiedere all’Inps di farsi riliquidare l’assegno con le regole del sistema retributivo.



Grande soddisfazione, anche in casa Pd, per l’emendamento sui cosiddetti Quota 96 contenuto nel dl Pubblica amministrazione che sembra aver finalmente aver sciolto il nodo degli insegnanti bloccati dalla riforma Fernero nonostante gli anni di servizio e di contributi. Cesare Damiano parla di “una larga convergenza di forze, di maggioranza e di opposizione” capace di permettere ai 4 mila lavoratori della scuola, intrappolati dalla riforma Fornero per un errore che ha scambiato l’anno scolastico con quello solare, di andare in pensione e di far assumere 4 mila nuovi insegnanti”. Si tratta, per l’esponente del Partito Democratico, “di una bella risposta alla disoccupazione intellettuale dei giovani”.



I 4 mila professori in attesa di scoprire se dal prossimo 1 settembre saranno in pensione o meno sapranno questo lunedì quale sarà il loro futuro. I cosiddetti quota 96, che sperano di anticipare l’uscita dall’aula prima dell’inizio dell’anno scolastico 2014-2015, devono pazientare ancora per questo week end: lunedì arrivarà la decisione finale della Camera, dopo che nella giornata di ieri è arrivato il via libera all’emendamento presentato al decreto legge sulla riforma della pubblica amministrazione dall’onorevole Ghizzoni (Pd). A decidere sul da farsi sarà la Commissione Bilancio e Finanze della Camera: la discussione per via libera dell’Aula inizierà alle ore 11.00. Gli insegnanti che hanno maturato un diritto a pensione tra il 1° gennaio 2012 ed il 31 Agosto 2012 dovrebbero dunque lasciare alunni e cattedra a partire da settembre. La buonuscita, però, tarderà: i professori dovranno aspettare dai 3 ai 4 anni per ricevere la prima parte del Trattamento di fine servizio e ulteriori 12 mesi per la seconda (e ultima) parte del TFS. Manuela Ghizzoni, deputata del Partito Democratico che si è occupata della questione, esterna tutta la propria soddisfazione per il traguardo raggiunto: “Fra poco più’ di un mese, dopo aver atteso oltre due anni, il personale della scuola, bloccato nell’anno scolastico 2011/2012 dalla riforma Fornero, potrà finalmente andare in pensione e lasciare il proprio posto a personale più giovane e motivato, ora precario”

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