Il leader responsabile guadagna la fiducia dei propri collaboratori condividendo le informazioni rilevanti, è capace di esercitare un’influenza significativa e sa utilizzare in modo competente le loro conoscenze. In particolare, la fiducia è l’elemento capace di arricchire le relazioni, favorire la cooperazione, la creatività e l’impegno reciproco. La diffidenza indebolisce invece le relazioni, portandole spesso al sospetto e alla menzogna, inficiando il processo decisionale sia sul fronte della valutazione delle informazioni, sia su quello della concreta messa in atto delle decisioni prese.
La fiducia si connota come dimensione cruciale della leadership a tutti i livelli organizzati ed è il risultato non solo di ciò che i leader fanno, ma anche di come lo fanno. Al fine di costruire tale relazione di fiducia, il leader può agire su quattro fronti: conoscere il lavoro (competenza); fare quello che dice (coerenza); rendersi sempre disponibile (ascolto); costruire un “patto aperto” con i follower (creazione di un contesto di scelta) secondo cui la leadership non è un postulato ma una co-costruzione, espressione della tensione dinamica tra i due soggetti della relazione.
La fiducia può essere anche definita come una relazione di mutua affidabilità che si gioca in una comunicazione trasparente, in una corrispondenza tra competenze attese ed espresse e in una sostanziale apertura. Le relazioni sane si fondano proprio sulla fiducia intesa come processo basato sulla reciprocità e sulla generatività: la fiducia genera fiducia.
In particolare, possono essere identificati quattro elementi di base della fiducia. La capacità di fiducia: è fondamentale comprendere la propria capacità e predisposizione alla fiducia. Con “capacità” si intende la prontezza a fidarsi di se stessi e degli altri. Si ha fiducia in se stessi quando ci si sente credibili e affidabili, ma anche in grado di gestire le proprie aspettative e quelle degli altri: ciò rappresenta una risorsa fondamentale per affrontare le situazioni ambigue e incerte, anche nei contesti di lavoro, e facilita l’assunzione di rischi. La capacità di fiducia è influenzata dalle esperienze e influenza, a sua volta, percezioni e credenze.
La fiducia contrattuale: corrisponde alla tendenza a gestire l’aspettativa, delineare i confini, delegare appropriatamente, incoraggiare la reciprocità, mantenere gli accordi ed essere coerenti. Implica che la relazione sia intesa e fondata su una sorta di accordo informale, relativo alla congruenza tra il dichiarato e il praticato; essa ha dunque a che fare con il mantenere un accordo, il rispettare i propositi e il comportarsi con coerenza. La fiducia contrattuale è alla base delle dinamiche relazionali organizzative, per quanto riguarda sia le relazioni tra leader e follower, sia le relazioni con i colleghi. Nel primo caso, se da una parte i follower hanno un forte bisogno di riconoscere il leader come affidabile, coerente e credibile, dall’altra i leader hanno la necessità di potersi fidare delle intenzioni, della coerenza e della credibilità delle persone con cui lavorano.
La fiducia comunicativa: è la propensione a condividere le informazioni, dire la verità, ammettere i propri errori, mantenere la confidenza, dare e ricevere feedback costruttivi. È come dire che, da un lato, la comunicazione richiede fiducia (nella misura in cui fa sì che un messaggio venga accolto e compreso) e, dall’altro, essa può efficacemente contribuire a costruire fiducia (se sa essere esaustiva, continuativa e puntuale). Quando i leader sono efficaci nella loro comunicazione non solo alimentano una relazione di fiducia, ma riescono anche a influire positivamente sui risultati. Limitare le informazioni condivise è come mandare ai collaboratori un messaggio di sfiducia e inadeguatezza nel gestire le informazioni, generando incomprensioni, fraintendimenti e false interpretazioni, e sottraendo energie positive al lavoro.
La fiducia competente: fa riferimento al rispetto delle conoscenze, delle abilità e delle capacità altrui, ma anche all’accettazione del giudizio degli altri, oltre che al coinvolgimento e alla capacità di trasmettere agli altri nuove competenze. La fiducia competente è presente nel momento in cui leader e collaboratori imparano uno dall’altro e sanno trarre insegnamento dai diversi interlocutori con cui si trovano a confrontarsi.