Sono dati che tagliano via o quasi ogni speranza. Lo studio del Cnel, il Comitato nazionale di economia e lavoro dice infatti che è impossibile tornare al livello di occupazione che c’era in Italia prima dell’inizio della crisi, cioè quel 7% che era il tasso di disoccupazione. L’unico modo, si legge, è una ricetta impossibile: creare due milioni di posti di lavoro entro il 2020. Nel 2013 infatti il tasso di disoccupazione è arrivato a toccare il 13% e non ci sono segni di miglioramento reali per quanto riguarda l’anno quasi finito. “I progressi per il mercato del lavoro italiano non potranno che essere molto graduali. Il sistema potrebbe iniziare a beneficiare di un contesto congiunturale meno sfavorevole non prima dell’inizio del 2015” è l’unica chance che il Cnel individua. C’è poi il potere di acquisto dei salari che oggi è sempre più in discesa: tra il 2009 e il 2013, sempre secondo lo studio, si è persa una cifra pari al 6,7%.



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