Da Bruxelles sembrano arrivare buone notizie per i pensionati. Sembra infatti che la Commissione europea sia disposta a riconoscere la “clausola migranti” per i paesi membri. Il Governo italiano aveva chiesto di sbloccare oltre 3 miliardi di euro. Se effettivamente arriverà il via libera, potrebbe arrivare l’anticipo dell’aumento della no tax area per i pensionati dal 2017 al 2016, così come aveva detto Giuliano Poletti. Resta il fatto che quei fondi, secondo Renzi, devono essere utilizzare per anticipare il taglio dell’Ires e per interventi di edilizia scolastica. Basteranno per tutti gli obiettivi dichiarati? Cesare Damiano sembra confermare quanto sostiene la Rete dei Comitati degli esodati: la settima salvaguardia appena varata dal Governo non basta. Il Presidente della commissione Lavoro del Senato spiega infatti che nella Legge di stabilità viene assicurata una copertura a 26.300 lavoratori, inclusi gli edili in mobilità e i lavoratori di azienda fallite. Ci sono poi circa 5.000 familiari di disabili. Si arriva quindi a oltre 31.000 persone garantite, un risultato che Damiano stesso ritiene positivo. Tuttavia, ricorda l’ex ministro, “non bisogna dimenticare che, secondo le stime dell’Inps, restano ancora da tutelare altri 20.000 esodati”. Eppure Poletti aveva detto che questa sarebbe stata l’ultima salvaguardia.
Non arrivano certo buone notizie dall’Inps e per la riforma delle pensioni. In un’audizione alla Camera, Pietro Iocca, Presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps, ha spiegato che nei prossimi dieci anni l’Istituto nazionale di previdenza sociale potrebbe avere risultati negativi per 10 miliardi l’anno. Iocca ha spiegato che le proiezioni sui bilanci Inps non sono rassicuranti. Si tratta di una situazione che certamente non aiuta l’approvazione di provvedimenti sulle pensioni anticipate, che richiedono non poche risorse.
A Roma, mentre si discute della settima salvaguardia, che viene definita “l’ultima”, sono partite le riprese del film “Esodo”, diretto da Ciro Formisano. Una pellicola sostenuta attraverso partecipazioni volontarie tramite il web in cui si racconta la storia di Francesca, un’esodata di 58 anni interpretata da Daniela Poggi. Formisano ha racchiuso nella sceneggiatura frammenti di testimonianze di altre persone ridotte alla miseria. Tra gli interpreti del film ci sono anche Rosaria De Cicco e Kiara Tomaselli.
In molti vorrebbero “smantellare” o modificare la sua riforma delle pensioni, ma Elsa Fornero è tornata a difendere le scelte compiute nel 2011. L’ex ministro del Lavoro è stata protagonista di una lunga intervista a Radio Cusano Campus, nella quale ha ricordato che il Governo Monti fu chiamato a operare in condizioni di emergenza ed ebbe un’ampia fiducia parlamentare con un preciso mandato: fare le riforme necessarie per ottenere l’aiuto della Bce. A lei toccò quindi occuparsi di riforma delle pensioni e del mercato del lavoro in meno di 20 giorni. Ora certamente la situazione non è più di emergenza, anche se restano delle cose da fare. E a questo proposito, la Fornero ha detto che con la Legge di stabilità il Governo ha deciso di “scambiare la flessibilità pensionistica a favore della flessibilità nei conti”. Aggiungendo che “se il Governo avesse chiesto all’Europa di fare anche una controriforma delle pensioni, l’Europa avrebbe avuto molta più difficoltà, perché quello sui conti è un baluardo”.
L’ex ministro non nasconde di aver sofferto per gli attacchi ricevuti, anche perché in molti hanno disconosciuti la riforma che porta il suo nome, cercando poi consenso “dando ai tecnici che erano stati al governo la responsabilità di mali che invece derivavano da un ventennio di crescita assente, stentata o addirittura negativa”. La Fornero si è anche commossa raccontando di ricevere ancora delle minacce di morte, ma ha altresì ricordato di aver ricevuto delle mail da ragazzi che hanno capito che la sua riforma era indirizzata a loro.