L’Ufficio parlamentare di bilancio segnala un dato certamente importante riguardo la settima salvaguardia degli esodati e la riforma delle pensioni targato Fornero. “Tenendo conto dei potenziali destinatari della settima salvaguardia, in base alle valutazioni ufficiali, i beneficiari complessivi diventano 172.466, per una spesa di circa 11,4 miliardi nell’arco di dieci anni (2013-2023) che andrebbe a erodere i risparmi generati dalla riforma Fornero, quantificabili in circa 20 punti percentuali di Pil tra il 2012 e il 2060”.  – Alcune settimane fa l’Inps ha pubblicato un documento nel quale venivano presentate una serie di ‘suggerimenti’ per il Governo su come affrontare la difficile questione relativa alla riforma delle pensioni con particolare riferimento all’equità sociale. Un documento che è stato analizzato da Il Sole 24 Ore con un articolo pubblicato nel giorno 26 novembre a cui ha replicato Boeri esponendo le proprie ragioni per mezzo di una lettera. Ebbene nella giornata di ieri, il principale e più autorevole quotidiano italiano in tema di economia ha presentato la propria contro replica, evidenziando tutte le questioni relative alle pensioni sulle quale non concorda. Nello specifico nella contro replica a Boeri, viene sottolineato come “non capiamo come una riforma che non dà un euro ai giovani di oggi e che appesantisce il disavanzo pubblico per almeno un decennio possa produrre un beneficio per i giovani stessi. A tutto voler concedere, ci sembra che ciò sia possibile solo nel lunghissimo periodo nel caso in cui la riforma delle pensioni generasse degli avanzi futuri tali da ridurre il maggior debito prodotto dai disavanzi dei primi anni o decenni”. Insomma, il Sole 24 Ore fa presente a Boeri come la sua ricetta sulle pensioni potrebbe dare di vantaggi non per i giovani di oggi e nemmeno per quelli di domani bensì per quelli di dopo domani.



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