Non tardano ad arrivare le reazioni politiche al piano proposto da TIto Boeri, che ha formalizzato alcuni principi cardine entro cui muoversi per attuare la riforma delle pensioni. Il presidente dell’Inps, nel documento, ha evidenziato alcune priorità, tra cui l’introduzione del reddito minimo per gli over 55, misura criticata da Giuliano Poletti, che ha bocciato l’intero piano definendolo “non compatibile e coerente con le scelte che sta facendo il Governo in questo momento”.  Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha ricordato che a 55 anni è ancora possibile lavorare, e sottolineato come il Governo sia mpegnato nella lotta alla povertà, “un tema che non riguarda solo gli over 55”. Anche Susanna Camusso, in un’intervista riportata su “Corriere.it”, ha bocciato il piano presentato da Boeri, evidenziando come il presidente dell’Inps sia “ossessionato dal ricalcolo contributivo, come se i contributi versati dai lavoratori dessero vita a una proprietà ingiusta”. Il segretario generale della Cgil ha rilanciato l’idea di una patrimoniale che permetterebbe di reperire le risorse necessarie per la riforma delle pensioni e per “un piano che consenta di dare lavoro ai giovani” e ha criticato l’operato del Governo, in particolare “il balletto tra Tito Boeri e Matteo Renzi, che serve solo a nascondere il fatto che sulle pensioni una proposta del governo non c’è”.  



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