Dallo Spi-Cgil arriva un giudizio positivo sull’emendamento presentato oggi dal Governo in commissione Bilancio alla Camera per l’aumento della no tax area già dal 2016 e l’annullamento del conguaglio sull’indicizzazione delle pensioni. “Era quello che avevamo chiesto insieme a Fnp-Cisl e Uilp-Uil nel tavolo di confronto con il Ministro Poletti”, scrive il sindacato in una nota. Nella quale segnala come resti comunque aperta ancora la partita riguardo il “futuro sistema di rivalutazione delle pensioni. Su questo sarà necessario intensificare il confronto con il governo già a partire dai primi mesi del 2016”. Un intervento di Walter Passerini, su La Stampa di oggi, ricorda quanto sia mai benefico il fatto di aver riportato a galla il dibattito sulle pensioni che gli attuali giovani avranno in futuro. L’esperto di lavoro e previdenza ricorda in questo senso che oggi prende il via la campagna di educazione previdenziale dell’Inps “Vivi il presente. Al tuo futuro ci pensiamo noi”, pensata apposta per i giovani, con l’obiettivo di far conoscere regole e strumenti del sistema previdenziale, così da poter costruire il proprio futuro pensionistico in modo consapevole. L’iniziativa, partita oggi da Napoli, durerà fino a fine giugno 2016 e toccherà diverse città in tutta Italia.
Ancora non ci sono novità su Opzione donna. Lo evidenzia anche Cesare Damiano: “Attendiamo l’emendamento del Governo su Opzione donna”. Oggi intanto sono arrivate due novità in tema previdenziale che il Presidente della commissione Lavoro giudica positivamente. La prima è l’aumento della no tax area per i pensionati già dal 2016, “che riguarderà 6 milioni di cittadini”. La seconda è la sterilizzazione dell’andamento dell’indice dei prezzi, che eviterà così la restituzione di parte delle pensioni erogate quest’anno. “Si tratta di un intervento necessario per evitare l’impatto negativo dovuto al calo dell’inflazione sotto lo zero”, ha detto Damiano.
Un’altra novità importante per i pensionati arriva con gli emendamenti del Governo alla Legge di stabilità. Alla commissione Bilancio della Camera ne è infatti arrivato uno che stabilisce che non ci sarà alcun conguaglio per le pensioni erogate nel 2015, che hanno avuto un’indicizzazione superiore al tasso di inflazione reale. Di fatto i pensionati avrebbero dovuto restituire (l’anno prossimo) lo 0,1% ricevuto in più. Tuttavia l’emendamento del Governo elimina questo conguaglio. Si tratta in ogni caso di una misura che non riguarda le indicizzazioni del 2016. Quindi per l’anno prossimo potrebbe esserci lo stesso rischio “scampato” quest’anno.
L’esame della Legge di stabilità è ripreso stamattina alla commissione Bilancio della Camera. Secondo quanto riporta l’Ansa, dal Governo sarebbe arrivato un emendamento che anticipa al 2016 l’aumento della no tax area per i pensionati. In particolare, per quelli che hanno più di 75 anni, l’area di esenzione fiscale verrebb portata da 7.750 a 8.000 euro. Non si sa invece ancora nulla su un altro emendamento molto atteso, quello riguardante Opzione donna.
Quella di oggi potrebbe essere una giornata importante per gli emendamenti riguardanti le pensioni alla Legge di stabilità. Patrizia Maestri, deputata Pd e membro della commissione Lavoro della Camera, ha infatti scritto sulla sua bacheca Facebook che alle 11:00 è convocata la commissione Bilancio di Montecitorio, “e per noi della commissione lavoro ci sarà la verifica delle riformulazioni del Governo ai nostri emendamenti su pensioni, Dis-coll, stagionali, anticipo no tax area , danno biologico, amianto. Le colleghe e i colleghi presenti in commissione da domenica scorsa hanno svolto un grande lavoro per sostenere i nostri emendamenti”.
Ancora il Governo non ha presentato i propri emendamenti in materia di pensioni alla Legge di stabilità. E così bisognerà aspettare ancora per sapere se ci saranno novità su Opzione donna, no tax area e settima salvaguardia degli esodati. Nel frattempo però qualcosa su muove su un altro fronte, che indirettamente riguarda i pensionati. Infatti, il ministero dello Sviluppo economico ha assicurato che entro la fine dell’anno arriverà il regolamento attuativo del prestito vitalizio ipotecario. Approvato a maggio, permetterà ai proprietari di immobili di avere dei soldi in cambio di un’ipoteca della banca. Agli eredi spetterà poi decidere se “riscattare” la casa oppure venderla e restituire poi alla banca l’ammontare di prestito e interessi.
Perché questa norma riguarda i pensionati? Perché è valida per chi ha più di 60 anni. Inoltre, potrà essere usata anche in caso di comproprietà dell’immobile e il prestito potrà quindi essere legato alla vita di entrambi i coniugi. Ma potrà anche essere rimborsato in qualunque momento, senza per forza lasciare agli eredi il compito di decidere il da farsi. Esistono in ogni caso dei paletti: il prestito vitalizio ipotecario si potrà chiedere sulla prima casa e si dovrà garantirne la manutenzione ordinaria; l’importo del prestito potrà essere compreso tra il 15% e il 50% del valore dell’immobile e sarà parametrato all’età del richiedente (più alta è, maggiore sarà la somma erogata); i tassi non saranno differenti rispetto a quelli applicati per i mutui tradizionali.