E’ uscito in questi giorni il libro di Laura Comi “AAA Lavoro Offresi – Quel che devi sapere sulle opportunità della Garanzia Giovani”. Edito da Guerini Next, lo studio è stato sponsorizzato da GiGroup, una delle principali agenzie globali di servizi per il mercato del lavoro. Il libro viene presentato il 23 dicembre a Milano, presso la sede di GiGroup in Piazza IV Novembre, dalle 18. Parteciperanno l’autrice, l’amministratore delegato di GiGroup, Stefano Colli Lanzi e il direttore generale di Assolombarda, Michele Angelo Verna.
Pubblichiamo di seguito la prefazione al libro firmata da di Jyrki Katainen, vicepresidente della Commissione Ue per il lavoro, la crescita, gli investimenti e la competitività.
“Il tasso di disoccupazione giovanile è ancora molto elevato nell’Unione Europea. Approssimativamente oggi nell’Unione Europea 4,6 milioni di giovani tra i 15 e i 24 anni sono disoccupati. In totale 7,1 milioni di persone nel gruppo di età tra i 15 e i 24 anni non sono né occupate né impegnate nello studio o nella formazione. La disoccupazione giovanile a lungo termine è ancora alta a livelli record. La presenza di giovani è elevata per quanto riguarda lavori temporanei o di tipo part-time. Questo riflette mercati lavorativi segmentati, con giovani che corrono il rischio di rimanere intrappolati nella fascia più bassa del mercato del lavoro, con minori possibilità di formazione sul lavoro, minor livello salariale e peggiori occupazioni a lungo termine e prospettive di carriera.
L’alto tasso di disoccupazione coesiste alle volte con l’aumento delle difficoltà nel riempire posti liberi. Questo indica l’aumento di un mercato lavorativo male assortito che si viene a creare a causa di abilità inadeguate, di una mobilità geograficamente limitata o dirigidità nel meccanismo salariale. Rinunciando a un’azione decisi-va a livello europeo e nazionale rischiamo di perdere questa generazione con elevati costi economici e sociali.
L’Europa ha affrontato diverse crisi economiche e finanziarie nel 2008. La crisi non ha risparmiato nessuno, si è diffusa su tutto il territorio europeo e oltre. Il Paese che conosco meglio, la Finlandia, sebbene le sue fondamenta economiche e le sue finanze pubbliche fossero forti, è stato colpito inesorabilmente. Il PIL è calato dell’8,3% in un anno. Questo colpo ebbe un impatto immediato sulla disoccupazione che iniziò ad aumentare. La Finlandia si trovò in una forte crisi economica all’inizio degli anni Novanta e la situazione finlandese può essere comparata in parte con la situazione in Irlanda e in Portogallo durante l’ultima crisi.
La Finlandia uscì dalla crisi del 1990 riformando profondamente l’in tero Paese e anche esercitando una disciplina fiscale decisiva. Allo stesso tempo, mentre il governo stava riducendo considerevolmente la spesa, iniziò a investire in ricerca e innovazione oltre a riformare la tassazione aziendale per diventare più attenta ai bisogni dell’imprenditore. La ripresa fu veloce e il Paese fu riformato. Sebbene la storia della ripresa in Finlandia fu perlopiù positiva, essa servì da paradigma per tali situazioni critiche. La disoccupazione giovanile crebbe e sfortunatamente troppe persone giovani rimasero inoccupate per un periodo troppo lungo per tornare a essere inserite nel mercato del lavoro quando la situazione economica migliorò nuovamente. Quando iniziò un nuovo crollo economico e la disoccupazione tornò a crescere, specialmente tra i giovani, il governo di quel tempo volle evitare di ripetere la situazione degli anni precedenti e istituì un’iniziativa chiamata Youth Guarantee.
Lo scopo di questa iniziativa era arginare la disoccupazione giovanile e i suoi impatti negativi offrendo lavoro, tirocini, formazione, apprendistati o altre opportunità a tutti i giovani che riscontravano difficoltà nel trovare un lavoro. Adesso nel 2015 la maggioranza dei giovani approssimativamente il 61% – rimane disoccupata non oltre i due mesi. Nella di-soccupazione giovanile rientrano anche studenti che stanno cercando un lavoro, quindi approssimativamente il 60% dei giovani disoccupati sono allo stesso tempo anche studenti.
Attraverso l’iniziativa Youth Gua rantee è stato riscontrato un sostanziale progresso riguardo alla miglioria delle prospettive sul mercato del lavoro a lungo termine per giovani inoccupati o per persone inattive. Il Finnish Youth Guarantee Implementation Plan ha contribuito a limitare la disoccupazione giovanile, con il 67,8% di garanzia per i beneficiari che iniziavano un lavoro, un tirocinio, un apprendistato o ulteriore formazione entro quattro mesi dalla registrazione all’ufficio di collocamento finlandese (dopo sei mesi questo aumentò all’89,6% di beneficiari garantiti). Sono orgoglioso e compiaciuto nel vedere che la nostra iniziativa ha funzionato come avevamo previsto.
Quando ero Primo Ministro il mio governo suggerì che l’Unione Europea accogliesse Youth Guarantee come uno strumento per affrontare la disoccupazione giovanile. Eravamo preoccupati ri-guardo alla crescente disuguaglianza tra gli Stati membri e all’interno dei singoli Paesi. L’iniziativa Youth Guarantee è attualmente il punto centrale del programma della Commissione nel contrastare la disoccupazione giovanile e facilitare la transizione tra istruzione e mercato del lavoro. Tutti gli Stati membri iniziarono l’implementazione dell’iniziativa Youth Guarantee, la quale è stata il motore per le riforme strutturali. Ad esempio possono essere osservati in molti Stati membri: l’attivazione di misure di intervento, il rafforzamento del Servizio Pubblico di Impiego per la consegna del Youth Guarantee, un focus rinnovato sulla qualità dell’istruzione e sistemi di formazione e un supporto concreto nel passaggio dal mondo della scuola al mercato del lavoro.
Mantenere lo slancio dell’innovazione è essenziale al fine che il messaggio della Youth Guarantee venga recepito e compreso e rimanga una priorità. Capisco, che mantenere questi livelli potrebbe essere impegna tivo a causa della crescente domanda del servizio Youth Guarantee messa in relazione con i tagli della spesa pubblica. Comunque, la Commissione pensa che andando incontro alle necessità di tale Programma, anche per quanto riguarda i servizi sociali, la salute riabilitazione si possano trarre benefici a lungo termine.