I lavoratori precoci stanno vedendo ancora una volta svanire ogni possibilità di vedersi riconosciuta la possibilità di andare in pensione, senza penalizzazioni e indipendentemente dall’età, dopo più di 40 anni di lavoro. Per questo sui gruppi Facebook che hanno costituito negli anni sta nascendo l’idea di avviare una class action. Certo, l’unione fa la forza, tuttavia non è semplice avviare una causa legale, anche perché bisognerebbe capire contro chi va mossa e in base a quale normativa. Vedremo se ci saranno sviluppi su questa ipotesi, che in altri casi (Opzione donna) ha comunque portato una certa pressione al mondo politico per prendere una decisione. Il centrodestra è pronto a presentare una “contro legge di stabilità”. Lo ha annunciato Renato Brunetta, evidenziando come il Governo abbia redatto l’attuale manovra per “comprarsi consenso”, senza fare quindi ciò di cui ha bisogno il Paese per ripartire. Il capogruppo di Forza Italia alla Camera ha quindi spiegato che nei prossimi giorni verranno illustrati i contenuti di questo “pacchetto” complessivo dell’opposizione, partendo dai “tagli alla cattiva spesa pubblica coi quali finanziarie il taglio delle tasse”. C’è anche una parte dedicata alle pensioni, in particolare la volontà di innalzare quelle minime.
Cesare Damiano ha pubblicato sul suo sito l’elenco dei 15 emendamenti alla Legge di stabilità per quel che riguarda il “pacchetto lavoro”. Vediamo quelli che riguardano le pensioni. Troviamo, votati all’unanimità in commissione Lavoro e ripresentati alla commissione Bilancio l’eliminazione dei tre mesi aggiunti ai requisiti anagrafici necessari per accedere a Opzione Donna e la richiesta di monitorare le risorse utilizzate in modo da “garantire che i risparmi realizzati vengano destinati al completamento della sperimentazione e a ulteriori salvaguardie”. Inoltre si chiede di introdurre la possibilità di cumulare il riscatto degli anni di laurea e il periodo di maternità facoltativa. Tra gli emendamenti votati a maggioranza c’è invece l’estensione della settima salvaguardia degli esodati ad alcune categorie di lavoratori e l’esclusione delle penalizzazioni per chi è andato in pensione anticipata dal 2012 al 2014. Infine, tra gli emendamenti presentati direttamente in commissione Bilancio dai parlamentari Pd c’è l’anticipazione al 2016 dell’aumento della no tax area per i pensionati.
Pausa lavori alla Camera sulla Legge di stabilità, che contiene anche la settima salvaguardia degli esodati. Ma proprio loro, coloro che sono rimasti senza lavoro né pensione a causa della riforma delle pensioni targata Fornero, non intendono mollare il colpo e continuano a inviare messaggi, anche sulle pagine Facebook, ai politici perché il provvedimento all’esame della Camera non lasci senza tutela circa 23.000 persone che ne avrebbero diritto. Nelle ultime settimane è cresciuta l’impressione che non ci sarà alcun correttivo in questa direzione e c’è già chi si prepara a lottare per un’ottava salvaguardia. Un compito non facile se si pensa che l’esecutivo considera il provvedimento che ha varato come quello definitivo per sanare la situazione degli esodati.
Mentre nella Camera dei Deputati, la commissione Bilancio sta vagliando gli oltre 600 emendamenti che sono stati valutati come ammissibili nell’ambito della Legge di Stabilità, molti dei quali riguardando il sistema previdenziali, ci sono moltissimi lavoratori precoci e parti sociali che stanno continuando la propria battaglia per riuscire ad ottenere la cosiddetta quota 41 ed ossia la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi. Una battaglia che vede i lavoratori contro il Governo ed il Premier Renzi, reo di non avere preso in debita considerazione la questione. Nello specifico, nelle ultime ore è montata la protesta anche per mezzo dei social network, con i lavoratori che si sono scagliati contro l’Esecutivo reo di aver trovato i soldi per salvare le banche e di non aver fatto lo stesso per la questione dei pensionati. Parole che e proteste che fanno eco a quanto aveva già detto l’onorevole Cesare Damiano il quale aveva sottolineato come la questione non prevedesse costi eccessive. Vedremo se la vicenda avrà un seguito in seno alla Maggioranza.