Mentre il Parlamento e il ministro Poletti riflettono sulla riforma delle pensioni per introdurre flessibilità nel sistema, il 48% pensa che non riuscirà ad andare mai in pensione e il 73% ha paura di averne una poco cospicua. Lo evidenzia il sondaggio “Global Intestor Pulse” condotto da Blackrocj.Altro dato interessante è che la metà degli italiani ritiene che lo Stato non potrà soddisfare tutti i fabbisogni pensionistici in futuro. Per questo è in aumento (dal 42% al 47%) il numero di coloro che  ha iniziato a risparmiare per la pensione. Gli italiani vorrebbero poter disporre di 39.300 euro per la propria pensione e il 57% degli intervistati ritiene che il costo della vita sia troppo alto per risparmiare sulla pensione. Solo il 24% pensa che la pensione pubblica sarà sufficiente per fare fronte ai bisogni.



Insieme ai decreti attuativi sul Jobs Act, il Governo Renzi venerdì scorso ha approvato anche il ddl concorrenza, che contiene una norma riguardante i fondi pensioni. In particolare, viene prevista la loro portabilità. Tuttavia, la misura non piace alla Cgil, che ritiene non faccia altro che indebolire ulteriormente la previdenza complementare. Vera Lamonica, segretaria confederale della Cgil, ha spiegato che “il governo introduce l’obbligo del versamento del contributo del datore di lavoro anche per i casi di adesione ai fondi promossi dalle banche e per i casi di accensione di un piano individuale di previdenza con una compagnia di assicurazione”. In buona sostanza, “l’esecutivo offre un regalo a banche e assicurazioni, che lo richiedevano da tempo”.”Trattandosi di disegno di legge – ha concluso Lamonica – auspichiamo, e operiamo, perché il Parlamento non accolga” tale norma. Va anche ricordato che i fondi pensioni, con l’ultima Legge di stabilità, sono stati colpiti  da un amento della tassazione sui rendimenti.

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