“Credo che con la prossima Legge di Stabilità dovremo completare il ciclo della distribuzione degli 80 euro, mancano all’appuntamento ancora i pensionati e le Partite Iva a basso reddito”. Lo ha annunciato nei giorni scorsi Pierpaolo Baretta, sottosegretario all’Economia, intervistato da Radio Popolare. Ma ci sono le risorse per ampliare il bonus ai pensionati? IlSussidiario.net lo ha chiesto a Domenico Proietti, segretario confederale Uil con delega sulle politiche previdenziali (clicca qui per leggere l’intervista): “Noi chiediamo al governo di farlo prima della Legge di stabilità, e abbiamo indicato anche dove trovare le risorse – spiega – Quest’anno sono stati recuperati oltre 14 miliardi dalla lotta all’evasione fiscale, circa 4 miliardi in più di quanto previsto. Si prendano questi soldi e si dia subito il bonus ai pensionati che finora sono stati ingiustamente esclusi”. Per quanto riguarda invece la legge Fornero e l’indagine conoscitiva avviata dalla commissione Lavoro della Camera sulle donne penalizzate dalla riforma, secondo Proietti “ancora una volta si ignora la specificità italiana. Le donne devono farsi carico di una serie di lavori di cura all’interno delle famiglie da cui sono esentate in Francia, Svezia, Regno Unito e Germania, dove c’è una rete di servizi sociali molto più estesa ed efficiente. Le donne italiane – conclude Proietti – negli anni hanno accumulato un accesso alla pensione diverso da quello degli uomini”.
Giuliano Poletti è stato protagonista ieri del questione time in Senato e ha affrontato anche il tema delle pensioni. Il ministro del Lavoro ha ribadito che occorre modificare la legge Fornero e che ciò verrà fatto nella prossima Legge di stabilità. La priorità indicata da Poletti è quella di aiutare coloro che perdono il lavoro in prossimità della pensione, senza il sostegno di ammortizzatori sociali. Dunque si rifà strada l’idea del reddito minimo per gli over 55. E in effetti il ministro ha detto che l’Inps è impegnata in analisi per verificare le ipotesi e le soluzioni percorribili per una riforma delle pensioni. Cosa che certamente non lascia tranquilli molti pensionati, viste le recenti dichiarazioni del Presidente dell’Inps Tito Boeri. Tuttavia, ancora ieri, Yoram Gutgeld ha ribadito che non ci saranno interventi sulle pensioni nella spending review, anche perché ciò avrebbe significato colpire pensioni di importo intorno ai 2-3.000 euro, quindi anche quelle difficilmente classificabili come d’oro.