Continua l’operazione Porte Aperte dell’Inps, voluta fortemente dal Presidente dell’Inps per ragioni di trasparenza e al tempo stesso continuano le polemiche sulla compagna lanciata dall’ente previdenziale, a detta della rete esodati inutile e costosa. La rete esodati, in una lettera aperta, si chiede quanto sia costata l’operazione e quante risorse siano state impiegate per pubblicare dati che rischiano di sottoporre ad una vera e propria mediatica le categorie coinvolte. La rete ha sottolineato che per le stesse questioni di trasparenza l’Inps dovrebbe evidenziare in uno studio le falle del sistema informativo, in particolare del front-end, che causano lo spreco di energie e soldi per gli aventi diritto alla pensione. 



5 Boeri finisce ancora una volta al centro di polemiche. Salvatore Carpentieri, della rete esodati, contesta infatti, in una lettera aperta alle redazioni di molti giornali e trasmissioni tv, l’operazione “porte aperte” del Presidente dell’Inps e soprattutto ricorda che un anno fa, il Direttore Generale dell’Inps Nori aveva detto in audizione alla Camera che era impossibile ricalcolare le pensioni degli italiani con il metodo contributivo, come invece Boeri vuol far credere sia possibile fare. 



A giugno l’Inps presenterà la sua proposta organica di riforma delle pensioni. Lo conferma Tito Boeri in un’intervista a Repubblica, dicendosi anche abbastanza sorpreso delle reazioni alle sue dichiarazioni registrate nelle scorse settimane. Il Presidente dell’Inps ha spiegato che occorre affrontare il problema di coloro che restano disoccupati nella fascia di età 55-65 anni attraverso un reddito minimo garantito. Ha anche detto che per le risorse necessarie sarebbe bene evitare interventi sulle pensioni in essere. Tuttavia, se l’intervento fosse indispensabile, allora bisognerebbe colpire le pensioni più alte. Interrogato sulla soglia che avesse in mente, Boeri ha detto di non poter rispondere dato che sono in corso simulazioni e verifiche in merito.



Matteo Salvini parte all’attacco chiedendo una riforma delle pensioni che superi la legge Fornero. Il leader del Carroccio vuole la discussione di una legge, diversamente è pronto a far bloccare i lavori di Camera e Senato. Già nei giorni scorsi Salvini aveva chiesto che il tesoretto spuntato dal Def fosse utilizzato dal Governo per gli esodati e le “vittime” della riforma Fornero. Senza dimenticare che la Lega Nord aveva promosso un referendum per la cancellazione della legge voluta dall’ex ministro del Lavoro, bocciato poi dalla Corte Costituzionale. Vedremo ora  se i leghisti otterranno quel che chiedono o se saranno pronti a fermare i lavori parlamentari.

Nella sua intervista a Repubblica, il Presidente dell’Inps Tito Boeri si è detto stupito per le accuse rivoltegli da alcune categorie a seguito dell’annuncio di un’operazione trasparenza sull’Istituto nazionale di previdenza sociale e la denuncia di alcune storture nel fondo piloti o degli ex dirigenti industriali. Boeri ha voluto rivendicare la bontà dell’operazione volta ad aumentare la trasparenza dell’Inps e il suo rapporto con i cittadini, a partire dal meccanismo che presto permetterà di sapere a quanto ammonterà la propria pensione futura, la cosiddetta busta arancione. Ha usato anche parole abbastanza nette, spiegando che forse chi critica ritene l’Inps una macchina che occulta sistematicamente la verità ai cittadini.

Tito Boeri, Presidente dell’Inps, annuncia una grande novità per i pensionati. In un’intervista a Repubblica spiega infatti che da giugno tutte le prestazioni Inps, dalle pensioni alle indennità di accompagnamento, saranno pagate il primo di ogni mese. Boeri spiega di aver già presentato il progetto a Poste, che hanno gia accettato, e alle banche, da cui si attende una risposta entro domani. In questo modo si eviteranno problemi di liquidità per quei pensionati in difficoltà, che avrebbero dovuto aspettare il 10 del mese per avere a disposizione il loro assegno previdenziale.

La circolare 74 Inps ha sancito il taglio retroattivo degli assegni elevati, previsto dalla Legge di Stabilità 2015 (comma 707). Gli assegni verranno decurtati in quanto, in base al comma, l’importo complessivo della prestazione pensionistica non può essere più elevato di quello liquidato con le regole attualmente vigenti. La norma riguarderà gli assegni più elevati, che verranno decurtati retroattivamente, a partire dal mese di gennaio, con trattenute che verranno effettuate direttamente dall’Inps, e coinvolgerà soprattutto determinate categorie, come ad esempio magistrati e professori universitari. Il risparmio ottenuto con il ricalcolo delle pensioni alimenterà un fondo “finalizzato a garantire assegni adeguati a determinate categorie”: non è escluso che possa trattarsi degli esodati o degli over 55 privi di lavoro ed assegno pensionistico ma le categorie dovranno essere individuate da specifico decreto, come spiegato dalla circolare.