Da maggio sarà possibile sul sito dell’Inps avere una simulazione della pensione a cui si avrà diritto. Boeri ha spiegato che il lavoratore vedrà il proprio conto contributivo, potendo verificare e segnalare eventuali anomalie. Potrà quindi vedere le date utili per l’accesso alla pensione di vecchiaia e di anzianità e gli importi mensili lordi dei rispettivi assegni. Si tratterà comunque di una simulazione che potrà cambiare in base a condizione soggettive (periodi di disoccupazione o cambio di attività) che ambientali (andamento dell’economia e aspettative di vita).
Le dichiarazioni di Tito Boeri sembrano non incontrare sempre il “gradimento” o il “pieno appoggio” del Governo. È successo quando il Presidente dell’Inps ha esposto quella che sarebbe la sua riforma delle pensioni ideale e succede ancora oggi sul tema della data di pagamento delle pensioni. Boeri, in un’intervista a Repubblica di inizio settimana, aveva infatti detto che stava lavorando per far sì che pensioni e indennità venissero pagate il primo del mese a partire da giugno. Giuliano Poletti oggi ha però detto che ancora in merito non c’è nessun atto e che occorre un intervento normativo. Dunque è difficile che già da giugno si possa arrivare al pagamento in un’unica data degli assegni Inps, a meno che il Governo non si metta celermente al lavoro.
Non si tratta di una vera e propria riforma delle pensioni, ma molto presto gli italiani potranno sapere a quanto ammonterà il loro assegno. Dal primo maggio, infatti, il sito dell’Inps dirà quanto si percepirà di pensione. Il Corriere della Sera spiega che l’operazione avverrà in tre fasi. Nella prima, che partirà appunto il 1° maggio, coloro che (lavoratori dipendenti, artigiani, commercianti e parasubordinati) già sono in possesso del pin relativo alla propria registrazione sul sito Inps, e hanno anche almeno 5 anni di contribuzione alle spalle (e meno di 40 anni di età), potranno accedere alla sezione “La mia pensione”.
A giugno questa stessa possibilità sarà data agli under 50, mentre da luglio a tutti gli altri. Nel frattempo ci si potrà comunque iscrivere al sito per ricevere il proprio pin (una parte al momento della registrazione e una parte via posta ordinaria). Dal 2016 l’accesso a “La mia pensione” sarà possibile anche per lavoratori domestici, agricoli e dipendenti pubblici.