La catena francese di supermercati e ipermercati Auchan ha annunciato nuovi tagli al personale in tutta Italia. Come riporta la Cgil di Bergamo, a rischio ci sono 1.426 posti di lavoro (dei circa 12mila in organico), “distribuiti in maniera omogenea tra nord, sud e centro Italia e non, invece, concentrati al sud, come inizialmente previsto”. “Auchan Italia continua, dunque, a prendere unilateralmente le sue decisioni, senza mostrare alcuna intenzione di tornare al tavolo della trattativa”, ha commentato Luisella Gagni della FILCAMS-CGIL di Bergamo. Anche il Coordinamento nazionale delle strutture e dei delegati Filcams, Fisascat, UILTuCS di Auchan Italia S.p.A. ha espresso “vivissima preoccupazione in ordine alle ricorrenti dichiarazioni dell’azienda relative all’apertura di una procedura di licenziamento collettivo sull’intero perimetro aziendale che potrebbe coinvolgere diverse centinaia di lavoratrici e lavoratori”. I sindacati hanno quindi proclamato in tutte le unità produttive di Auchan Italia SpA uno sciopero nazionale per l’intera giornata del 9 maggio 2015, oltre a un “pacchetto di ulteriori 8 ore di sciopero da utilizzarsi a livello di unità produttiva o territorialmente”. “Con le assemblee della prossima settimana e con la mobilitazione del 9 maggio cercheremo di mandare un segnale chiaro di contrarietà all’azienda – ha aggiunto Luisella Gagni – Da oggi, cioè dall’annuncio ufficiale degli esuberi, abbiamo per legge (procedura per i licenziamenti collettivi) 45 giorni di tempo per cercare di riavviare una trattativa, poi 30 giorni tecnici per la convocazione al ministero. Siamo rimasti sorpresi sia dal volume dei tagli che dalla velocità con cui sono stati avviati”.



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