Il Governo dovrà stare molto attento a quel che farà in tema di pensioni dopo la sentenza della Corte Costituzionale sul blocco delle indicizzazioni. Federmanager, associazione di categoria che aveva presentato ricorso alla Consulta proprio contro il blocco, è infatti pronta a ricorrere nuovamente alle vie giudiziarie se riterrà insoddisfacente quel che il Governo farà. Lo ha detto Mario Cardoni, Direttore generale di Federmanager, a Labitalia.



Matteo Salvini oggi, insieme ad altri esponenti della Lega Nord, è entrato nella sede del ministero dell’Economia e poi dal balcone del primo piano si è presentato con alcuni cartelli che riportavano slogan come “Ladri di pensioni”. Il leader del Carroccio ha messo in essere questa iniziativa per chiedere che i pensionati ricevano il rimborso della mancata indicizzazione delle pensioni dopo la sentenza della Corte Costituzionale. Nella sede del ministero non c’era Pier Carlo Padoan, impegnato nella riunione dell’Ecofin di Bruxelles.



La Cida, il sindacato che rappresenta i dirigenti pubblici e privati, chiede al governo di fare chiarezza sui provvedimenti che intende adottare per far fronte alla sentenza della Corte Costituzione che impone un rimborso ai molti pensionati. Silvestre Bertolini, Presidente di Cida, chiede in particolare di poter incontrare l’esecutivo per un confronto. Una richiesta che è stata avanzata anche dai sindacati confederali, ma che finora non ha avuto riscontro alcuno.

Continuano a susseguirsi le ipotesi sui provvedimenti che il Governo potrebbe mettere in atto per far fronte agli effetti della sentenza della Corte Costituzionale sulle pensioni. A quanto scrive Il Sole 24 Ore sarebbe in ogni caso tramontata l’idea di una progressività dei rimborsi in base ai contributi versati, cosa che avrebbe penalizzato le cosiddette baby pensioni. Resta invece in piede l’ipotesi di un intervento in due fasi: prima l’adeguamento delle pensioni sulla nuova base di indicizzazione e poi il pagamento degli arretrati dovuti.



Durante la sua intervista di oggi al quotidiano Repubblica, il premier Renzi ha sottolineato che il governo rispetterà i parametri europei come chiede la sentenza della Consulta sull’indicizzazione della legge Fornero. I saldi non cambieranno ha spiegato, “studieremo soluzioni per restare credibili a livello europeo”.

Le parole del Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che ha annunciato un rimborso parziale e progressivo da parte del Governo, in applicazione della sentenza della Consulta che ha dichiarato incostituzionale il blocco delle indicizzazioni delle pensioni tre volte superiori al minimo, monopolizzano il dibattito politico sulla riforma delle pensioni. In attesa di conoscere il contenuto del decreto, che stabilirà modalità ed entità del rimborso, le opposizioni contestano l’annunciata decisione del Governo. Il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (Forza Italia) ha chiesto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di vigilare sulla corretta applicazione della sentenza e ha ammonito il Governo, chiedendo il rimborso per tutti i pensionati, e in tempi rapidi. Il parlamentare ha proposta assistenza legale a tutti coloro che verranno discriminati dalla decisione del Governo. Concetto ribadito da Stefania Prestigiacomo che ha respinto l’ipotesi di restituzione parziale che “creerebbe discriminazione, creando pensionati di serie A e serie B.