La Fca, ex Fiat, ha avuto ragione a licenziare cinque operai dello stabilimento di Nola: lo ha detto il giudice che ha rigettato il ricorso dei lavoratori. La causa fa riferimento all’episodio del giugno 2014 quando gli operai durante i funerali di una cassa integrata che si era suicidata qualche giorno prima appesero un manichino con le sembianze dell’amministratore delegato alla corda, inscenando un suicidio per impiccagione di Marchionne. Furono licenziati con la motivazione di aver leso l’immagine della società e del suo amministratore delegato nei confronti dei dipendenti. Il ricorso presentato è stato adesso rigettato, il giudice ha dato ragione all’azienda, spiegando che il licenziamento è giustificato in quanto sussiste la giusta causa “e la conseguente legittimità del licenziamento disciplinare irrogato”. Il comportamento degli ex dipendenti, si legge ancora nella sentenza, è stato “lesivo degli interessi morali della società, ha provocato alla stessa un grave nocumento morale idoneo a ledere in modo irreversibile il vincolo fiduciario tra le parti del rapporto di lavoro”.