Tito Boeri non sarebbe più gradito a Renzi. Questa è l’ipotesi che lancia Il Giornale, con il titolo “commissario da commissariare”. Il quotidiano milanese riporta rumors di Palazzo secondo cui il Premier si sarebbe quasi “pentito” della nomina fatta e starebbe pensando di accelerare la riforma della governance dell’Inps, in modo che ci sia una gestione collegiale. Anche perché le idee di riforma delle pensioni di Boeri non sembrano essere gradite dall’opinione pubblica e Renzi non può più permettersi di perdere altri consensi.
I deputati del Movimento 5 Stelle tornano ad attaccare il decreto con cui il Governo ha varato il rimborso ai pensionati colpiti dalla mancata indicizzazione dei loro assegni. “Mentre i greci riprendono in mano la propria sovranità e il proprio destino, il Parlamento italiano è umiliato nel discutere e nel votare un’elemosina che viola i diritti dei pensionati, una mancetta su cui è impresso evidente il marchio di quell’austerity che sta distruggendo l’Europa”, spiegano i pentastellati, ricordando di aver presentato una proposta che restituiva in modo molto più equo l’indicizzazione persa.
La Camera dei deputati, con 310 sì e 164 no, ha approvato il decreto varato dal governo sui rimborsi ai pensionati per ottemperare alla sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il blocco delle indicizzazioni risalente al 2011. Il provvedimento passa adesso all’esame del Senato. C’è tempo fino al 20 luglio per l’approvazione. Il rimborso ai pensionati arriverà il 1° agosto insieme alla pensione.
In un’ampia intervista a Il Sole 24 Ore, il Segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, parla anche di pensioni, ricordando come la legge Fornero sia “indegna, iniqua e irrispettosa”. Tutto nasce dalle considerazioni riguardanti la Grecia, dove uno dei punti critici della trattativa con i creditori è proprio quello previdenziale. Il leader del Carroccio sostiene quindi che sia necessario anticipare l’età pensionabile, dato che siamo il Paese europeo che va in pensioni più tardi.
Il tema dell’aumento della flessibilità nell’età pensionabile resta al centro del dibattito sulla riforma delle pensioni, vivacizzato dalle diverse proposte presentate e dalla volontà dello stesso governo, che ha annunciato interventi specifici sul tema nella prossima Legge di Stabilità. L’esigenza di modificare le regole attualmente vigenti è stata sottolineata anche da Alessia Rotta (Responsabile Comunicazione del Partita Democratico e componente della commissione Lavoro alla Camera), secondo cui è necessario “affrontare gli errori della riforma Fornero” che ha provocato disagi ad una fascia della popolazione”. La componente della commissione Lavoro ha ribadito che il Governo è al lavoro per elaborare la riforma delle pensioni, con l’obiettivo di correggere gli errori fatti dai governi precedenti, tenendo conto, al tempo stesso, dei vincoli di bilancio.
Il presidente dell’Inps Tito Boeri non ha rivelato i dettagli della proposta di riforma delle pensioni, che è stata presentata al Governo lo scorso 29 giugno. Con ogni probabilità i contenuti della riforma verranno illustrati l’8 luglio, in occasione della presentazione della Relazione Annuale dell’Inps al Parlamento, ma quali saranno i contenuti della proposta? Al momento, in mancanza di indiscrezioni fondate, è possibile ipotizzare i contenuti della proposta di riforma delle pensioni proposta dall’Inps tenendo conto delle varie opinioni espresse dall’economista e presidente dell’ente negli ultimi mesi. Boeri ha sottolineato più volte l’esigenza di introdurre una forma di sostegno al reddito per le fasce più deboli della popolazione (in particolare a favore degli over 55) e di aumentare la flessibilità nell’età pensionabile ma ha criticato la proposta di Damiano, giudicandola eccessivamente onerosa per le casse pubbliche. Il presidente dell’Inps, al tempo stesso, ha criticato l’utilizzo del metodo retributivo nel calcolo delle pensioni, definendolo iniquo rispetto a quello contributivo, e per questo motivo non può essere esclusa l’introduzione di una pensione anticipata con calcolo dell’assegno da effettuare in base al metodo contributivo puro.