Il Senato ha approvato il decreto pensioni, che istituisce il rimborso una tantum ai pensionati (ad agosto) penalizzati dal blocco delle perequazioni degli assegni, introdotto dal governo Monti nel 2011 e bocciato, con effetto retroattivo, dalla recente sentenza della Consulta. Il rimborso, parziale e progressivo, è stato contestato da opposizioni e sindacati ma non è l’unico provvedimento contenuto nel dl pensioni, come sottolineato dal Sottosegretario al Lavoro Teresa Bellanova, che ha messo in evidenza le maggiori risorse a disposizione per gli ammortizzatori sociali. “Il decreto si occupa in maniera incisiva anche di ammortizzatori sociali, aumentando considerevolmente le risorse ad essi assegnate”, ha dichiarato Bellanova, “dimostrando l’impegno del Governo per la gestione delle crisi aziendali e nel sostegno ai livelli occupazionali, segno di grande attenzione al mondo del lavoro”.
Il Senato, con 145 sì (97 i no e 1 astenuto), ha dato il via libera al decreto pensioni. Dato che non ci sono state modifiche rispetto al testo licenziato dalla Camera, il testo è quindi legge. Ciò vuol dire che non ci saranno passi indietro e il 1° agosto i pensionati che ne avranno diritto riceveranno il rimborso per la mancata indicizzazione voluta dal Governo Monti nel 2011.
Matteo Salvini ha incontrato il Capo dello Stato Sergio Mattarella. Al termine, il leader della Lega Nord ha dichiarato di aver sottolineato al suo interlocutore l’urgenza di interventi in materia di pensioni e lavoro. Sul primo fronte, Salvini ha detto di essere disposto a discutere qualsiasi proposta di revisione della legge Fornero, come quella del Pd a firma Damiano. Il leader del Carroccio ha anche presentato la richiesta di grazia per Antonio Monella, cittadino bergamasco in carcere per aver ucciso un rapinatore entrato per l’ennesima volta nella sua proprietà.
In una lettera indirizzata a Gerardo Bianco, Presidente dell’Associazione degli ex parlamentari della Repubblica, Tito Boeri (che l’ha resa pubblica) risponde alle critiche ricevute per le sue parole sui vitalizi, specificando di sapere bene che non esistono più da questa legislatura, ma di non essersi dimenticato che ve ne sono moltissimi in godimento, che oltretutto sono reversibili. “Da un punto di vista sostanziale, un vitalizio è una pensione e viceversa”, chiarisce Boeri, aggiungendo anche gli ex parlamentari, a differenza di altri italiani che restano senza lavoro, difficilmente vedono azzerarsi il loro reddito anche solo dopo una legislatura.
In attesa di capire se le proposte di riforma delle pensioni mosse da Tito Boeri prenderanno forma, il Governo ha deciso di aiutare, seppur temporaneamente, gli over 55 senza lavoro come richiesto dal Presidente dell’Inps. È infatti in dirittura d’arrivo il decreto sull’Asdi, l’assegno di disoccupazione per coloro che hanno esaurito la Naspi. Avrà una durata massima di sei mesi e un importo pari al 75% dell’ultima indennità. Oltre agli over 55 senza lavoro ne avranno diritto anche i componenti di un nucleo familiare in cui sia presente almeno un minore.
Il presidente di Assoprevidenza Sergio Corbello, è intervenuto sul tema della riforma delle pensioni, chiedendo al Governo interventi nella prossima Legge di Stabilità, volti a ridurre la tassazione sui fondi pensione e ad incentivare il ricorso dei lavoratori alla previdenza complementare, che in Italia non è mai decollata. Corbello ha criticato l’eccessiva fiscalità, riferendosi in particolare all’aumento dell’aliquota sul rendimento maturato, passata al 20%, e al ritardo nell’emanazione del decreto attuativo che dovrebbe garantire un credito d’imposta del 9% ai fondi pensione che investiranno in infrastrutture. Corbello ha criticato l’introduzione del Tfr anticipato in busta paga, sottolineando tuttavia la scarsa adesione dei lavoratori (“i governati hanno mostrato più saggezza dei governanti”).
Negli ultimi mesi il dibattito sulla riforma delle pensioni è cresciuto, spinto dalle carenze mostrate dalla riforma Fornero, eccessivamente rigida, e dalle parole del Governo, che ha promesso interventi nella prossima Legge di Stabilità. Nella Finanziaria, secondo Assoprevidenza, il Governo dovrebbe inserire anche interventi a favore della previdenza complementare, fortemente penalizzata dall’elevata tassazione. Il presidente dell’Associazione Italiana per la Previdenza Complementare, Sergio Corbello, ha messo in evidenza la staticità dei fondi pensione, che non riescono a decollare in Italia a causa della normativa poco favorevole. “A oltre 20 anni dall’entrata in vigore della normativa, la previdenza complementare non e’ decollata in Italia. I 6,5 milioni di aderenti sono solo il 30% degli occupati e anche la crisi fa sentire il suo peso” sulle adesioni, ha dichiarato Corbello, che ha evidenziato l’elevata aliquota sul rendimento maturato (20%) e il ritardo nell’emanazione del decreto attuativo che offrirà sconti fiscali ai fondi pensione che investiranno nell’economia reale.