Le risorse per risolvere il problema esodati ci sono. Lo ha assicurato Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera: “Si tratta di circa tre miliardi di euro risparmiati finora dal Fondo di 11,6 miliardi di euro dedicato alle salvaguardie”, ha detto. “La Rete degli esodati ha fatto bene a sollecitare il Premier Renzi sulla settima salvaguardia”, ha aggiunto Damiano facendo sapere che la Commissione “sta individuando una soluzione, con i ministeri del Lavoro e delle Finanze, con la Ragioneria e l’Inps, da trovare prima della legge di Stabilità e che riguardi anche la cosiddetta Opzione Donna”. La prossima settimana “ci sarà un nuovo incontro che dovrebbe essere conclusivo, in attesa della conferma della certificazione dei risparmi da parte della Ragioneria dello Stato sui calcoli effettuati dall’Inps”, ha concluso.
“I due tavoli di negoziato con il Ministro del Lavoro conquistati prima dell’estate sono un punto all’attivo dei sindacati dei pensionati. Ora si cercherà di farli fruttare. L’obiettivo è dare risposte ai problemi legati al potere d’acquisto, al fisco e al sistema pubblico dell’assistenza sanitaria”. Lo fa sapere in una nota la Spi Cgil (Sindacato Pensionati Italiani) indicando tra le priorità c’è in particolare “la correzione dei meccanismi attuali di rivalutazione degli assegni pensionistici”. “Il nostro obiettivo – ha detto Sergio Perino, della segreteria nazionale dello Spi – è tutelare il potere d’acquisto delle pensioni e garantire condizioni di vita dignitose ai pensionati e alle persone in età avanzata”. I tre sindacati confederali dei pensionati, si legge ancora, “puntano sulla ripresa del dialogo sociale e ripropongono al centro dell’agenda politica le condizioni di vita degli anziani”.
Il Governo presieduto dal Premier Matteo Renzi si appresta ad affrontare in questa e nella prossima settimane, alcune tematiche molto importanti e delicate tra cui la Legge di Stabilità 2016 entro e non oltre il prossimo 15 ottobre. Tra i temi che verranno affrontati nella Legge di Stabilità il più atteso è senza dubbio quello inerente alla riforma del sistema pensionistico. Le intenzioni del Governo sono quelle di introdurre un meccanismo che consente ai lavoratori poter andare prima in pensione a fronte di decurtazioni. Chiaramente sindacati e parti sociali sono alla finestra giacchè la riforma può essere valutata in maniera positiva o negativa a seconda di quanto peserà la flessibilità sulle spalle dei lavoratori. Tuttavia il Ministro Poletti, in una recentissima intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, ha sottolineato la necessità di affrontare la questione in maniera funzionale sia per quanto concerne l’accesso alla pensione e sia per permettere ai giovani di entrare nel mondo del lavoro: “tenere le persone dentro le aziende è uno dei fattori che impedisce ai giovani di trovare lavoro. È una delle cause per cui le aziende stesse faticano a tenere il passo con uno mondo sempre più veloce”. Insomma, sembra che nelle intenzioni del Governo ci sia quella di incentivare l’uscita dal lavoro per persone prossime alla pensione anche per liberare posti per i giovani disoccupati.