Tra i membri del gruppo Facebook “Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti” c’è chi non nasconde la propria diffidenza verso Cesare Damiano, che pure attraverso “Quota 41” (la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica e senza penalizzazioni) mira ad aiutare i lavoratori precoci. C’è infatti chi scrive che il Presidente della commissione Lavoro della Camera sta solo prendendoli in giro, perché “il Pd non ha nessuna intenzione di darci la quota 41”. In buona sostanza non viene riconosciuto alcun peso all’ex ministro del Lavoro all’interno del partito di maggioranza.
Ma c’è anche chi contro Damiano ci va più pesante e commenta così la sua richiesta di un confronto con il Governo per la riforma delle pensioni: “Quest uomo mi fa morire…. .sapete che se facesse un film farebbe incassi superiori a Checco Zalone ?”.
La Cgil continua a ritenere cruciale il tema della riforma delle pensioni. E Susanna Camusso è tornata a ribadire che la pazienza ha un limite: “Se il governo non interverrà Cgil, Cisl e Uil proseguiranno nelle iniziative di mobilitazione con le forme che saranno decise di volta in volta”. Del resto è ormai passato un mese dalla presentazione della piattaforma unitaria dei sindacati sulle pensioni, ma nulla si è mosso da parte del Governo, che sembra continuare a prendere tempo e ancora non ha convocato le organizzazioni sindacali per discutere di questo tema come pure del rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici. Vedremo se il Governo cambierà o meno linea. La proposta dei sindacati è chiara: flessibilità pensionistica a partire da 62 anni e “Quota 41” per i lavoratori precoci.
Le sue proposte di riforma delle pensioni non sono state gradite da molti, ma pochi pensavano che Tito Boeri meritasse il Tapiro d’oro. Invece Valerio Staffelli, secondo quanto riporta La Gazzetta di Modena, si è presentato a un incontro in cui era atteso il Presidente dell’Inps dicendo anche ai presenti: “Sono qui per difendere le vostre pensioni”. Quindi l’inviato di Striscia la notizia ha consegnato il premio a Boeri a nome dei pensionati italiani. A quanto pare il Presidente dell’Inps ha ritirato il Tapiro senza problemi. E Staffelli ha anche raccolto una protesta da un militante della Cisl.
Per i lavoratori precoci il Movimento 5 Stelle vorrebbe che fosse approvata “Quota 40”, ovvero la possibilità di andare in pensione con 40 anni di contributi. Lo ha ribadito Davide Trepiedi, deputato pentastellato in commissione Lavoro, spiegando che il tentativo di inserirla nella Legge di stabilità, tramite un emendamento, è stato bocciato dalla maggioranza. Intervistato da Blastingnews Trepiedi afferma però che il M5S non intende mollare il colpo su questa battaglia. A proposito delle promesse del Governo su intervento di riforma delle pensioni nel 2016, il deputato ricorda che si era già parlato di un provvedimento nel 2015, che però non c’è stato. Sembrerebbe quindi inutile farsi illusioni.
Anche il segretario provinciale del Pd di Brescia ha voluto spiegare le ragioni dell’incontro organizzato nella città lombarda sul tema delle pensioni. “Archiviato il momento più critico che la riforma Fornero, pur con i suoi limiti, ha consentito di superare, è arrivato il momento di introdurre elementi di flessibilità a favore dei lavoratori che intendono andare in pensione”, ha detto a Bresciaoggi. Orlando non ha potuto fare a meno di notare che in questo caso i diritti acquisiti non sono stato un ostacolo, come invece è avvenuto per l’ipotesi di un contributo di solidarietà da applicare alle pensioni più elevate.
Oggi nella sede del Partito democratico di Brescia si parlerà di pensioni. Oltre a Cesare Damiano e alla parlamentare Miriam Cominelli, tra gli altri sarà presente il componente della segreteria provinciale con delega al Lavoro Massimo Reboldi. Quest’ultimo a Bresciaoggi ha ribadito che il 2016 deve essere l’anno della flessibilità pensionistico. “Il nostro indirizzo, confermato da quanto dichiarato da Cesare Damiano, può riassumersi nel numero 97, soglia calcolata sommando età anagrafica e anni di contribuzione”, ha detto. Aggiungendo poi anche che occorre introdurre Quota 41 per i lavoratori precoci.
Il mancato inserimento di alcune questioni legate alla riforma delle pensioni, nella legge di Stabilità ha generato malumori all’interno della stessa maggioranza di Governo. Nello specifico,all’interno del Partito Democratico esiste una minoranza che ha spinto e continua a farlo, affinchè vengano affrontate il prima possibile alcune questioni di primaria importanza come l’inserimento della flessibilità in uscita e l’opzione donna. Proprio dell’opzione donna uno dei maggiori sostenitori è il Presidente della Commissione Lavoro, Cesare Damiano, il quale negli ultimi giorni non solo ha ribadito più volte la necessità di affrontare la questione ma ha anche partecipato ad una serie di incontri sul tema. Infatti, Damiano ha pubblicato nelle ultime ore alcune cinguettii su Twitter che non lasciano dubbi in merito “Ci si ritrova dopo l’esperienza di #opzionedonna” e “Un governo di centro sinistra deve avere nei suoi programmi dei risultati di centro sinistra #opzionedonna”.