I contratti statali per tutti i dipendenti del settore pubblico vivono momenti di tensione per la possibilità di un accorso tra governo e sindacati che continua ad essere rinviata nel tempo: ma lo stesso tempo non è eterno, e le coperture della prossima Legge di Stabilità dovranno essere confermate entro la fine di ottobre. Da fonti vicini al ministero della pubblica amministrazione, riportate da Ansa, il rinnovo dei contratti statali con relativo aumento di stipendi pubblici, dovrebbe restare triennale, dal 2016 al 2018, ma con finanziamento esteso ancora di un altro anno fino al 2019. «Una copertura finanziaria spalmata su quattro anni, fino al 2019. Sarebbe questa una delle ipotesi al vaglio per il rinnovo del contratto del pubblico impiego». Secondo la fonte vicino alla Madia, l’estensione impatterebbe sulla finanza pubblica, permettendo di caricare l’aumento retributivo sul bilancio dello Stato in un orizzonte temporale più ampio ma rispondente comunque al triennio sopra indicato. Questa soluzione “ponte” però, che il governo intende presentare ai prossimi tavoli con i sindacati, non convince per nulla le sigle nazionali italiane: Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, il diniego delle parti sociali deriva dal fatto che non vogliono scorciatoie in attesa dell’approvazione di un Testo unico sul lavoro, riporta Web Economia. I soldi devono arrivare tutti e subito, secondo i sindacati, e quei 900 milioni promessi dal governo dovrebbero essere almeno 1 miliardo subito: cosa risponderà il governo? E soprattutto, i fondi verranno trovati e stabiliti in tempi brevi?



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