Ci sono nuove richieste per quanto riguarda il rinnovo dei contratti statali da parte di vigili del fuoco e forze dell’ordine. A segnalarlo è Businessonline che riporta quanto dichiarato non solo dal sindacato autonomo di polizia ma anche dal consiglio nazionale della Uil Pubblica Amministrazione Vigili del Fuoco. Sull’obbligo per il Governo di convocare i sindacati di polizia prima del varo della legge di stabilità, il sindacato autonomo di polizia sostiene che “questo diritto non è stato rispettato nel 2014 e nel 2015. Mancano circa 45.000 uomini nelle forze dell’ordine e l’età media è salita a 47 anni costringendo all’utilizzo degli operatori nel lavoro straordinario, doppi turni e salto dei riposi settimanali”. E il consiglio nazionale della Uil Pubblica Amministrazione Vigili del Fuoco, oltre al rinnovo dei contratti statali, solleva anche le questioni della revisione dell’ordinamento e delle carriere attesa entro i primi mesi del 2017 e “del trattamento previdenziale del personale non dirigente attualmente penalizzato da una delle retribuzioni più basse tra quelle dei corpi dello Stato”.
Lo sblocco del rinnovo dei contratti statali dovrebbe arrivare, secondo quanto riportato da Businessonline, con la prossima legge di bilancio che sarà presentata tra due settimane in Parlamento. L’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici è bloccato da sette anni e ancora non si conosce ufficialmente quale sarà lo stanziamento previsto dal governo. Le ipotesi che sono circolate nelle ultime settimane parlano di 700 milioni di euro complessivi: chi guadagna più di 80.000 euro lordi l’anno potrebbe dunque non avere aumenti mentre al di sotto di questa soglia sarebbero legati alla produttività. Il Sindacato autonomo di polizia ricorda che da oltre un anno la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il blocco dei contratti statali ma “malgrado ciò il governo non ha stanziato nella legge di stabilità le somme necessarie per il rinnovo del contratto delle forze dell’ordine, che oltretutto non hanno diritto di sciopero”.
Spunta una nuova ipotesi per il rinnovo dei contratti statali bloccati da sette anni. Per quanto riguarda l’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici il nodo resta quello dello stanziamento previsto dal governo. E proprio sul budget che non è ancora stato definito ufficialmente arriva un’apertura informale del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Come riporta Businessonline, Padoan è intervenuto sul possibile sforamento della soglia del 3% de rapporto tra deficit e Prodotto interno lodo sostenendo che “se dovesse dire questa cosa io gli direi parliamone, non ci sono soluzioni facili e scorciatoie, valutiamo costi e benefici”. Se così fosse il governo potrebbe avere nuove risorse da investire anche per il rinnovo dei contratti statali. Finora sull’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici si continua a ipotizzare uno stanziamento di 700 milioni di euro complessivi.