Continuano la trattative per il rinnovo dei contratti statali. Questa settimana in particolare, come riporta Businessonline, gli emendamenti alla Legge di Bilancio saranno sottoposti al vaglio da parte del Gruppo relativo al controllo dei Budget per decidere quali, compresi quelli sull’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici, far passare. L’analisi dovrebbe avvenire oggi per poi effettuare un ulteriore confronto sugli emendamenti ed arrivare così al voto. Per quanto riguarda il rinnovo dei contratti statali devono ancora essere precisati il budget stanziato e le modalità della sua distribuzione. Ma non solo, da definire anche il riordino delle carriere del personale delle forze dell’ordine e le nuove assunzioni. Dopo questa fase inizieranno le votazioni: la data prevista è il prossimo giovedì 17 novembre. Poi le altre tappe fino ad arrivare al prossimo 24 novembre quanto è previsto l’inizio dell’esame della Legge di Bilancio in Parlamento.



Se la situazione dei contratti statali e del rinnovo dell’intero comparto dei dipendenti pubblici è ancora affossata in Commissione Bilancio, assieme alle altre voci della Manovra Economica – verso il 24 novembre dovrebbe arrivare in Aula alla Camera per la prima votazione – anche la restante parte del “problema” Pubblica Amministrazione resta una voce misteriosa sul piano immediato futuro del governo. Oggi infatti a Roma è in corso lo sciopero e manifestazione della Fp Cgil Nazionale per sostenere come il «tema delle modalità di reclutamento nella Pa è una delle questioni nodali che dovrà essere affrontata nella doppia partita che abbiamo di fronte: il varo del Testo Unico del lavoro pubblico e quello del rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro», riporta la nota Cgil per la giornata di oggi. Lo sblocco del turnover all’interno della pubblica amministrazione è un punto importante anche per il rinnovo dei contratti statali, visto che l’intero mondo del settore statali se vede uno stallo perdurante anche nei prossimi anni rischia davvero di arrivare ad una implosione che non aiuterà né chi auspica di entrare nei dipendenti pubblici e chi lo è già. «Per dare soluzione a chi ne ha pieno diritto, perché ci sia un effettivo e totale sblocco del turn over nella Pa, perché nuovi ingressi nelle pubbliche amministrazione siano metro di misura dell’investimento strategico del governo in questo segmento cruciale del mondo del lavoro, serve un impegno preciso in tal senso, un impegno di tutte le parti in causa. Impegno di fronte al quale la Fp Cgil non si sottrarrà», spiega ancora il sindacato generale guidato da Susanna Camusso.

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