Qualche schiarita arriva dal Governo sul fronte dei contratti statali, del rinnovo sugli stipendi dei dipendenti pubblici e in generale nel mondo del settore pubblico devastato da anni di mancati rinnovi e da una situazione generale economica non favorevole. «l Governo è pronto a prorogare di un anno tutte le graduatorie dei concorsi pubblici in scadenza. La strada sarà quella di una modifica alla legge di Bilancio. La novità interessa 4.471 vincitori e 151.378 idonei, tanti sono gli italiani in attesa di una chiamata», riporta l’Ansa. Sia per il fronte dei contratti statali – chiarimento dei fondi ed emendamenti nella Manovra – e sia sui concorsi pubblici per favore un turnover ragionato e sensato del settore pubblico, il ministero della Pubblica Amministrazione e la titolare Marianna Madia sembrano andare incontro alle richieste dei lavoratori statali.
Va avanti la trattativa per il rinnovo dei contratti statali tra il governo e i sindacati. Si è svolto ieri nelle sede della Funzione Pubblica un incontro tra i sindacalisti della Confsal Unsa e della Fials Confsal e la delegazione del ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia. I sindacalisti si erano detti pronti allo sciopero della fame se non avessero ricevuto rassicurazioni sui contratti statali. Minaccia scongiurata però visto che, come riferito dagli stessi sindacalisti al termine dell’incontro, il governo si è dimostrato disponibile. Come si legge infatti sul sito dei sindacati, Massimo Battaglia e Giuseppe Carbone, Segretari Generali rispettivamente della Federazione Confsal-Unsa e Fials-Confsal, hanno dichiarato di aver “registrato una piena disponibilità da parte del Governo ad intervenire sulle criticità del pubblico impiego”. E sul rinnovo dei contratti statali hanno aggiunto che “il Governo, in risposta alle richieste formulate dall’Unsa e dalla Fials, ci ha fatto sapere che si impegnerà a massimizzare il più possibile le risorse da destinare ai rinnovi contrattuali e al tempo stesso ad intervenire anche legislativamente per modificare la normativa vigente relativa al pubblico impiego su alcuni punti che abbiamo già da tempo segnalato. Ci riferiamo ad esempio, ma non solo, alla Legge Brunetta e al sistema delle relazioni sindacali”.