Prosegue la discussione sul rinnovo dei contratti statali che sono bloccati ormai da sette anni. La Corte Costituzionale ha stabilito con una sentenza che andranno sbloccati e dunque il governo è al lavoro per individuare budget e modalità con cui effettuare l’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici. Riguardo alle prime ipotesi di stanziamento che sono circolate nei giorni scorsi i sindacati si sono già espressi negativamente, sostenendo che le risorse per la Pubblica Amministrazione siano”insufficienti”. Come riportato da Lettera43.it, per la Cgil, la manovra “non porterà alla svolta della condizione economica del Paese” mentre per Cisl e Uil gli stanziamenti non sono “accettabili” perché non permettono di allineare gli stipendi pubblici “nemmeno a quelli privati più bassi”. Oltre allo sblocco dei contratti statali, secondo Guglielmo Loy della Uil va sbloccata pure “la contrattazione nazionale e di secondo livello”, rendendo “più libera la contrattazione dagli attuali vincoli”. E vanno anche trovate con la legge di bilancio “risorse per i rinnovi contrattuali del personale degli Enti territoriali, Sanità, Università e Ricerca”.



Leggi anche

SPILLO/ Lo sciopero di Landini e quello della VolkswagenSINDACATO & POLITICA/ Landini non farà l’errore di Grillo: due partiti (Cgil & Pd) è meglio di uno