Il calendario per il pagamento delle pensioni nel 2017 è stato modificato dal Decreto Milleproroghe del Governo, ma la data del 3 gennaio per incassare il primo assegno dell’anno resta invariato. Così come resta invariata la situazione di diversi cittadini italiani che hanno dovuto fare i conti con il terremoto nei mesi scorsi. Per chi è potuto rimanere nelle zone colpite dal sisma, Poste Italiane ha predisposto uffici mobili nel caso di inagibilità di quelli normali. Così come è stato fatto da alcune banche. Chi invece si è dovuto trasferire in un’altra località, o a preferito prudentemente farlo, può riscuotere la propria pensione in uno degli uffici postali dislocati su tutto il territorio nazionale. L’agevolazione riguarda anche chi percepisce l’assegno di disoccupazione. Un disagio in meno per chi purtroppo ne ha subito più di uno.



Il 2017 sarà il primo anno intero in cui il pagamento delle pensioni riguarderà anche gli assegni di reversibilità spettanti in caso di unioni civili. Infatti, a seguito dell’approvazione della cosiddetta Legge Cirinnà, i diritti previsti per i coniugi sono stati estesi alle persone che formino una regolare unione civile, anche omosessuale. Il riconoscimento delle pensioni di reversibilità per le unioni civili è scattato dallo scorso luglio e le modalità per il calcolo dell’importo spettante al membro superstite dell’unione sono le stesse previste in caso di matrimonio. Come detto, il 2017 sarà quindi il primo anno in cui i tutti i 12 mesi l’assegno di reversibilità riguarderà anche le unioni civili e la data del pagamento sarà la stessa delle normali pensioni, ovvero il primo giorno bancabile del mese, salvo che a gennaio, quando avverrà il giorno 3.



Il decreto Milleproroghe 2017 approvato dal Governo Gentiloni nelle ultime ore, ha di fatto cancellato il calendario di pagamento delle pensioni riportandolo al primo giorno del mese che potrebbe slittare sia nel caso di festivo che di giorno non bancabile (infatti a gennaio saranno pagate a partire dal giorno 3). Tuttavia a far rumore sono soprattutto le dichiarazioni rilasciate dal leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che sembra essere già in campagna elettorale lanciando una promessa che potrebbe interessare i pensionati: “L’aumento delle pensioni minime a 1000 euro è uno dei primi provvedimenti che prenderà il nostro Governo.. Siamo credibili nel prometterlo perché lo abbiamo già fatto nel 2001, quando abbiamo aumentato le pensioni ad un minimo di un milione di lire, cifra che allora significava un grande passo avanti”. Insomma, sembra che il tema previdenziale possa essere terreno di battaglie in vista delle prossime elezioni politiche.



Nessuna modifica riguardo il pagamento delle pensioni: il decreto Milleproroghe ha confermato anche per il 2017 i tempi previsti. Il pagamento delle prestazioni previdenziali continuerà ad essere effettuato il primo giorno di ciascun mese o quello successivo se festivo o non bancabile. Farà eccezione il mese di gennaio, in cui il pagamento dei trattamenti pensionistici – come riportato da Agi.it – avverrà nel secondo giorno bancabile. Con questo intervento, dunque, vengono sostanzialmente confermate le date di pagamento previste nel 2016 che erano fissate al primo giorno bancabile di ogni mese. Non erano mancate le polemiche dopo il via libera del Consiglio dei ministri al decreto Milleproroghe, quando si è parlato della possibilità di uno slittamento del pagamento delle pensioni, ma alla fine è stata fatta chiarezza sull’intera vicenda ed è emerso che, dunque, avverrà nel secondo giorno bancabile solo per il mese di gennaio. Sospiro di sollievo, dunque, per i pensionati.

Il pagamento delle pensioni avviene il primo giorno del mese o il primo giorno utile immediatamente successivo, ma come possono essere riscosse? L’Inps paga la pensione attraverso gli uffici postali e bancari: la scelta del sistema di pagamento va fatta, dunque, quando si presenta la domanda di pensione, ma può comunque essere modificata successivamente con un’apposita richiesta. Se il soggetto è titolare di più pensioni, il pagamento avviene con un’unica disposizione, quindi non è possibile ricevere il pagamento di due pensioni con modalità diverse. La riscossione può avvenire in contatti presso gli sportelli, con accredito sul proprio conto corrente, con accredito sul proprio libretto di risparmio o con carta prepagata al cui è associato un Iban. La riscossione del pagamento della pensione può essere delegata, quindi si può scegliere una persona di fiducia, ma non è possibile scegliere una che sia già delegata alla riscossione di una pensione. Questa esclusione non vale per i tutori o per coloro che riscuotono pensioni per persone ricoverate in case di cura o che vivono in comunità di anziani o religiose.