Non cambiano per ora i requisiti di ammissione al trattamento pensionistico dei giornalisti italiani presso l’Inpgi, l’ente previdenziale di categoria. Lo ricorda Edmondo Rho – consigliere uscente dell’istituto e candidato al rinnovo alle elezioni del 22-28 febbraio nella lista “L’Inpgi siamo noi” – in una nota all’indomani dell’ok di massima giunto dal ministero del Welfare al progetto di riforma dell’Inpgi. Il Welfare ha chiesto ulteriori approfondimenti su quanto il consiglio dell’Inpgi, presieduto da Andrea Camporese, ha previsto nel progetto approvato lo scorso 27 luglio.
L’età per accedere alla pensione di vecchiaia resta quindi per ora fissata a 65 anni per gli uomini (62 per le donne nel 2016) con 20 anni minimi di contribuzione. Alla pensione di anzianità resta invece per ora possibile accedere a 62 anni con 35 anni di contributi (eventualmente complessivi Inpgi e Inps) con la facoltà di chiedere l’accesso anticipato dall’età di 57 anni, con penalizzazioni progressive fino al 20% rispetto all’anticipo.
Il progetto di riforma – approvato dal ministero nella manovra su contribuzioni e rivalutazioni delle prestazioni – prevedeva l’innalzamento immediato a 66 anni della soglia d’età per gli uonini e progressivo da 63 a 66 per le donne fino al 2020. I requisiti per la pensione di anzianità, nell’ipotesi formulata, passavano invece a regime a 62 anni di età con 40 anni di contribuzione. L’applicazione progressiva della manovra avrebbe consentito inizialmente di accedere all’anzianità con 36 anni di contributi fino a raggiungere nel 2022 i 40 anni chiesti dal regime ordinario. Il progetto prevedeva “clausole di salvaguardia” sia per la vecchiaia che per l’anzianità, al fine di evitare il rischio-esodazione e favorire l’accesso alla pensione di giornalisti in uscita da gruppi editoriali in crisi o in ristrutturazione. Il Welfare – che dal 2015 ha messo nell’agenda politica del governo lo studio di percorsi di flessibilità in uscita dal lavoro e in entrata nel sistema previdenzialale pubblico – non ha respinto puntualmente nessuna delle previsioni Inpgi, ma ha chiesto al cda di valutare meglio la sostenibilità dei conti nel medio e lungo periodo.
Le elezioni per il rinnovo degli organi di governo Inpgi si terranno fra il 22 e il 28 febbraio, con la possibilità sia di voto fisico che elettronico. I candidati a ricoprire 73 incarichi sono in tutton 236.