Non sono certo passate inosservate le dichiarazioni di Mario Monti sulla riforma delle pensioni approvata dal suo Governo nel 2011. L’ex Premier è stato infatti ospite ieri sera della trasmissione diMartedì e ha spiegato che prima della Legge Fornero il sistema pensionistico scaricava sostanzialmente i suoi costi sulle generazioni future, diventando di fatto insostenibile. Per questo il Governo dei tecnici è dovuto intervenire con una legge ben nota a tutti. Monti ha però aggiunto di aver migliorato il sistema pensionistico, anche se questo ha significato aumentare l’età pensionabile. Parole che certamente non saranno state condivise da molti italiani o dai quei politici che da tempo vanno ripetendo che la Legge Fornero è da cambiare.



L’aumento delle entrate registrato in Italia dovrebbe essere usato per varare la riforma delle pensioni all’insegna della flessibilità. Lo sostiene Domenico Proietti, Segretario confederale della Uil. Il sindacalista ha infatti ricordato che nel 2015 ci sono state maggiori entrate per 10,5 miliardi di euro, cui si aggiungono 14,9 miliardi di somme recuperate con la lotta all’evasione fiscale. Somme che “consentono da subito una significativa svolta della politica economica in direzione dello sviluppo e della crescita”. Per Proietti, tra le altre cose, si può “utilmente usare una parte di queste risorse anche per ripristinare la flessibilità di accesso alla pensione a 62 anni, risolvendo il problema di molti lavoratori e riattivando un positivo turnover nel mercato del lavoro a beneficio dei giovani”.



Cesare Damiano torna a pressare il Governo perché vari una riforma delle pensioni all’insegna della flessibilità. Anche perché il tema sta tornando sempre più al centro del dibattito per via del “pressing” avviato anche da Tito Boeri e dai sindacati che hanno annunciato manifestazioni per il 2 aprile. Il Presidente della commissione Lavoro della Camera ha quindi ricordato che il Governo conosce bene la proposta che porta il suo nome e ha ribadito che “il 2016 deve diventare l’anno della flessibilità previdenziale e, al tempo stesso, l’occasione per affrontare problemi rimasti insoluti da troppo tempo: ottava salvaguardia, ricongiunzioni, lavoratori precoci e lavori usuranti e il monitoraggio, a settembre, dei risultati di Opzione donna”. L’ex ministro ha anche detto che la commissione Lavoro intende cercare una nuova modalità per intervenire sulle pensioni d’oro dopo che la proposta di Fratelli d’Italia (ricalcolo contributivo degli assegni più alti) è risultata essere “non concretamente realizzabile”.



I sindacati si preparano a manifestare il 2 aprile sulla riforma delle pensioni. Susanna Camusso, Carmelo Barbagallo e Annamaria Furlan hanno deciso di dar vita alla mobilitazione avendo constatato che il Governo non ha voluto aprire il confronto con Cgil, Cisl e Uil sule tema delle pensioni, dopo che era stata presentata all’esecutivo una piattaforma unitaria già alla fine dello scorso anno. I sindacati chiedono di introdurre la flessibilità pensionistica a partire dai 62 anni e di approvare la Quota 41, dando la possibilità a chi ha versato 41 anni di contributi di andare in pensione indipendentemente dall’età anagrafica. Vedremo quali manifestazioni concrete ci saranno a livello territoriale subito dopo Pasqua. Se uno dei motivi per cui la riforma delle pensioni non si riesce a fare è per la scarsità di risorse, fa quindi un certo effetto sapere che l’Inps “offre” le vacanze ai figli dei dipendenti pubblici. Il Giornale ha infatti richiamato l’attenzione sul fatto che l’Istituto di previdenza sociale ha mantenuto in vita un programma dell’Inpdap che prevede appunto vacanze in Italia o corsi di lingua all’estero per i figli dei dipendenti statali che frequentano le superiori e non sono stati bocciati o non hanno debiti scolastici. L’Inps paga aereo, transfer dall’aeroporto, corso, college, vitto e assicurazione per un massimo di 2.400 euro per soggiorni di due settimane e di 4.000 euro per quelli di quattro svolti in Gran Bretagna, Irlanda, Francia, Germania e Spagna. Il contributi massimo per vacanze in Italia è invece di 1.400 euro. In tutto il programma è rivolto a circa 44.000 ragazzi. 

Nelle scorse settimane è stato alzato un gran polverone rispetto alla paventata possibilità da parte del Governo Renzi di prevedere delle variazioni per quanto concerne le pensioni di reversibilità e nello specifico di renderle direttamente proporzionali all’isee del coniuge sopravvissuto. Tante le proteste con il Governo che si dovette affrettare a smentire possibili modifiche in tale senso. Sull’argomento si è espresso il presidente della Cida, Giorgio Ambrogioni che nell’ambito del convegno “Pensioni: cantiere aperto per recuperare equità” ha manifestato anche con una certa ironia, una mancanza di serenità sulla reversibilità. Ecco quanto detto da Ambrogioni: “Il Governo non ha in agenda alcun intervento sulle pensioni ed ha etichettato come allarmisti di professione quei politici, giornalisti ed economisti che continuano ad ipotizzare detti interventi. Volendo dare credito al Presidente Renzi dovremmo stare sereni ma l’esperienza vissuta due anni fa dal suo predecessore a Palazzo Chigi ci induce a restare vigili e preoccupati”.