Iuliano Poletti non intende dare “anticipazioni” sulla riforma delle pensioni su cui il Governo sta lavorando. Durante il questione time al Senato, il ministro del Lavoro ha infatti spiegato che la flessibilità pensionistica è una materia delicata e sensibile, dunque sarebbe quanto meno improprio rilasciare dichiarazioni in merito, finché non è maturata da parte dell’esecutivo la consapevolezza su un intervento sostenibile, sia a livello economico che sociale. Poletti ha quindi voluto ricordare che il Governo si è occupato di pensioni attraverso la settima salvaguardia degli esodati, l’aumento della no tax area e la flessibilità part-time. Inoltre ha voluto ribadire che non sono in programma interventi sulle pensioni in essere, comprese quelle di reversibilità.
Alla vigilia della manifestazione dei sindacati per la riforma delle pensioni in programma domani, Annamaria Furlan ha scritto un editoriale su “Conquiste del lavoro”, il quotidiano della Cisl, dove ha spiegato che cambiare la Legge Fornero è una “priorità se vogliamo davvero dare lavoro ai giovani e aprire una prospettiva nuova nel Paese. Per questo occorre uscire da un dibattito astratto, fatto di annunci e promesse di intervento, aprendo un tavolo serio di confronto tra il Governo e le parti sociali”. Per il Segretario generale della Cisl occorre introdurre una flessibilità pensionistica a partire dai 62 anni. Inoltre, la sindacalista ritiene necessaria la piena equiparazione della no tax area tra pensionati e lavoratori dipendenti. Senza dimenticare la Quota 41 per i lavoratori precoci.
Matteo Salvini, come promesso, è stato presente alla manifestazione indetta dalla Lega Nord a San Carlo Canavese, paese natale di Elsa Fornero, per protestare contro la riforma delle pensioni che porta il nome dell’ex ministro. Secondo quanto scrive l’edizione torinese di Repubblica.it, Salvini è arrivato direttamente da Malpensa, di ritorno da Israele, indossando una felpa con su scritto “Stop Fornero”. Insieme a un centinaio di persone è arrivato fino a 300 metri da casa Fornero, con la polizia a vigilare. Salvini ha chiesto all’ex ministro di scusarsi, visto che la sua riforma tiene al lavoro le persone fino a 67 anni, perché “sbagliare è umano, scusarsi è sintomo di intelligenza”. Il leader leghista ha quindi promesso che continuerà la battaglia per cambiare la legge sulle pensioni. Lesa Fornero non era in ogni caso presente a San Carlo Canavese, dato che in questi giorni si trova a Parigi per lavoro.
Il 2 aprile sarà il giorno di diverse manifestazioni nelle piazze italiane in favore di una riforma delle pensioni. E ci saranno anche le sostenitrici della proroga di Opzione donna al 2018. Lo stanno facendo sapere attraverso la pagina Facebook del loro gruppo. E c’è da dire che nonostante questo regime sperimentale comporti il ricalcolo contributivo del proprio assegno pensionistico (con una penalizzazione quindi piuttosto consistente) viene ritenuto costoso. C’è inoltre chi vorrebbe che la possibilità di accesso alla pensione dopo 35 anni di contributi e 57 e tre mesi di età fosse concessa anche agli uomini.
Domani in diverse città italiane si terranno manifestazioni in favore di una riforma delle pensioni all’insegna della flessibilità e con Quota 41 per i lavoratori precoci. In questo senso il Consigliere regionale ligure Franco Senarega ha fatto sapere che porterà in aula un ordine del giorno a sostegno dei lavoratori precoci. Il documento intende impegnare la Giunta a sollecitare il Governo per prendere dei provvedimenti per far sì che chi ha versato 41 anni di contributi possa accedere alla pensione indipendentemente dall’età anagrafica. Inoltre, l’esponente della Lega Nord ha fatto sapere che sarà presente alla manifestazione che si svolgerà a Genova davanti alla Prefettura.
I dati sulle dichiarazioni dei redditi comunicati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze mostrano che il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è stato superiore a 20.500 euro nel 2014, in diminuzione dello 0,4% rispetto all’anno precedente. Il reddito medio dei pensionati è stato invece pari a 16.700 euro, con una diminuzione anno su anno dello 0,3%. Il reddito complessivo totale dichiarato ammonta invece a circa 817 miliardi di euro per un valore medio di 20.320 euro, con un amento annuale dello 0,4%.
Nella giornata di ieri è scaduto il termine ultimo per presentare all’Inps il modello Red 2016, fondamentale per circa mezzo milione di pensionati italiani titolati di prestazioni collegate al reddito. Il modello Red, infatti, è obbligatorio per tutti quei pensionati che non avendo presentato il 730 oppure l’Unico, devono rendere noto all’ente previdenziale nazionale la propria situazione reddituale allo scopo di continuare a ricevere una serie di prestazioni aggiuntive come ad esempio gli assegni familiari, gli assegni d’invalidità, l’integrazione al minimo oppure le maggiorazioni sociali. Da sottolineare come da quest’anno siano cambiate le cose ed in particolare l’Inps non abbia provveduto ad inviare a casa degli italiani il suddetto modello in un ottica di applicazione della spending review.