Molto duro il presidente Inps sulla riforma pensioni 2016 e sul “caso” che sta montando in questi ultimi giorni sui voucher lavoro: «Bisogna intervenire in modo draconiano, drastico, nel reprimere forme fraudolente dell’utilizzo dei voucher», sono le parole di Tito Boeri intervento alla presentazione di un dossier statistico di Inps e Veneto Lavoro su “Il lavoro accessorio 2008-2015”. Il presidente Inps si scaglia contro il problema, evidenziando l’impegno dell’ente previdenziale anche attraverso la segnalazione all’autorità giudiziaria dei casi di frode rilevati. Tito Boeri ha fatto una disamina degli obiettivi pensati dai legislatori in relazione ai voucher per il lavoro accessorio: tra questi, l’emergere del “lavoro nero” e ha poi indicato anche la validità di alcune misure previste dal governo per ridurre «un utilizzo distorto dello strumento». Riporta l’Ansa che nel 2015 sono stati venduti 115 milioni di voucher per il lavoro accessorio mentre il numero di voucher presi dai lavoratori che hanno prestato attività di lavoro accessorio e concluso nel 2015 è pari a 88 milioni di euro, cifra ritenuta da Boeri troppo alta.



La Riforma Pensioni 2016, un tema che prosegue tra polemiche, contestazioni e proposte del Governo, giorno dopo giorno: oggi la notizie dell’incontro convocato tra Esecutivo e sindacati, con le prossime settimane forse decisive per impostare un reale piano di rivoluzione pensionistico. Intanto sono usciti oggi gli ultimissimi dati dell’Inps che riguardano la situazione attuale del sistema pensioni e di tutte le azioni collegate alla previdenza sociale: ad aprile, ad esempio, si conferma la riduzione della cassa d’integrazione su base annua con 57 milioni di ore (-6,2% tendenziale) anche se si segnala un aumento del 9,1% solo sul mese di marzo. Inoltre, sempre nel mese di marzo, secondo i dati Inps, le richiesta di Aspi, Naspi, mobilità e disoccupazione sono state nel complesso 99mila con un calo generale del 27,3% rispetto allo stesso mese del 2015, come riporta l’Ansa. Da ultimo, nei primi tre mesi del 2016 le domande totali di disoccupazione sono state 353mila con un calo del 28,2% rispetto al primo trimestre 2015 (già in forte calo sul 2014).



Arriva anche il commento della Uil pensionati all’annuncio di un incontro tra Governo e sindacati sulla Riforma Pensioni 2016 il prossimo 24 maggio. Dopo la convocazione dei sindacati da parte del Ministro del Lavoro Poletti, in una nota il Segretario generale della Uil Pensionati, Romano Bellissima, dichiara: “Come Uil Pensionati ci auguriamo che questa sia una vera apertura: il tavolo di confronto con i sindacati dei pensionati era già stato aperto, ma non ha mai avuto seguito”. In ogni caso sarà mantenuto l’annunciato sciopero che vedrà i pensionati scendere in piazza per manifestare le proprie rivendicazioni in materia di pensioni. Bellissima aggiunge infatti, come si legge sempre nel comunicato: “Anche per questo motivo manterremo i nostri impegni, a cominciare da quello che ci vedrà in piazza il prossimo 19 maggio a Roma per rivendicare diritti e dignità dei pensionati di questo Paese”.



Sulla Riforma Pensioni 2016 pesa in definitiva una notizie arrivata oggi dal mondo del mercato lavoro e che mostra notizie contrastanti: da un lato si è registrato nel mese di marzo un brusco calo delle richieste di indennità di disoccupazione (-27,3% tendenziale). D’altro canto si conferma invece il boom dei voucher utilizzati nel settore del commercio e del turismo, molto più che nella cura: altre difficoltà arrivano poi nell’altro grande argomento sul mercato del lavoro. Per molti italiani vi sono parecchie difficoltò nel rientro in questo mercato, con il dato diffuso da Isfol sui 9,7 milioni di iscritti ai centri per l’impiego, di cui tre quarti di questi iscritti e registrati da oltre 12 mesi fa. Secondo quanto riporta l’Ansa però, di questi iscritti quasi tutto non sono inattivi, ma si dichiarano disponibili a lavorare: il problema è che non cercano attivamente impiego e alla lunga questo rischia di diventare un problema inc continua evoluzione.

A poche ore dall’annuncio sulla Riforma Pensioni 2016 di un incontro-confronto tra Governo e sindacati, arriva il primo commento da parte delle sigle sindacali che si troveranno con ministro Poletti e i vari rappresentanti dell’esecutivo per discutere le eventuali modifiche alla legge Fornero. «Speriamo che sia l’avvio di un confronto serio, costruttivo e di merito con il Governo sulla flessibilità in uscita e su tutte le altre questioni aperte sul tema previdenziale, a cominciare dalla rivalutazione delle pensioni che vedrà in piazza i sindacati dei pensionati giovedì mattina», sono le parole della segretaria Cisl, Annamaria Furlan. I sindacati intanto, nonostante l’incontro fissato per il 24, hanno confermato lo sciopero del 19 maggio a Roma in piazza del Popolo. Questa sta a dimostrare come la distanza sul tema pensioni è ancora grande e che il confronto con Poletti e il Governo dovrà essere del tutto efficace per evitare in futuro altri disagi sia in termini di manifestazioni e scioperi e sia soprattutto per provare a normare le pensioni in Italia, la vera (e urgente) sfida politica dei prossimi anni.

Prossima scadenza importante per la possibile Riforma delle Pensioni 2016 arriva con conferma oggi: il 24 maggio ci sarà l’incontro tanto atteso tra sindacati e governo per poter finalmente discutere di eventuali modifiche della legge Fornero e di tutte le possibili migliorie per una riforma pensionistica che tarda ancora ad arrivare. Si apre il confronto e il tavolo governo-sindacati con il ministro Poletti attore principale e convocatore del tavolo con i massimi sindacati italiani. Stando alle notizie provenienti da Palazzo Chigi, dovrebbe essere presente all’incontro anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini che dovrebbe anche chiarire tutti gli interventi a partire dall’anno prossimo. Poletti nei giorni scorsi aveva già accennato di un intervento strutturale per i prossimi tre anni che dovrebbe andare a toccare un tema molto complesso: la proposta sarebbe infatti quella di privilegiare nell’accesso alla pensione il disoccupato rispetto a chi vorrebbe andare in pensione prima, pur avendo un lavoro.

Mancano due giorni alla manifestazione indetta dai sindacati dei pensionati “A testa alta: tutti insieme per rivendicare diritti e dignità dei pensionati”. Ma in piazza del popolo a Roma non ci saranno solamente coloro che in pensione ci sono già, ma anche chi vorrebbe una riforma delle pensioni che cambi la Legge Fornero. Anche gli esodati saranno presenti. La Rete dei loro comitati ha infatti invitato gli aderenti a partecipare, in quanto tra le istanze della manifestazione c’è anche la richiesta dell’ottava salvaguardia, che dovrebbe offrire una tutela ai circa 24.000 italiani che ancora non l’hanno avuta, nonostante siano trascorsi più di 4 anni dalla riforma pensioni della Legge Fornero.

Oltre agli esodati, in piazza ci saranno anche i lavoratori precoci, le cui richieste sembrano essere state ignorate dal Governo, viste che tra le ipotesi di pensione anticipata fatte filtrare dall’esecutivo non sembra esserci nulla che li riguarda. Dato che Quota 41 è uno dei punti della piattaforma unitaria dei sindacati sulle pensioni, i lavoratori precoci hanno tutto l’interesse affinché si apra un tavolo Governo-sindacati sui cambiamenti da apportare alla Legge Fornero.