Sembra andare a rilento la trattativa per il rinnovo dei contratti statali che sono bloccati dal 2009, cioè ormai da sette anni. Lo sblocco per l’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici pareva vicino dopo la firma, lo scorso 30 novembre, dell’accordo quadro tra il ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia e i sindacati Cgil, Cisl e Uil. La trattativa sarebbe poi dovuta passare all’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, ma nel frattempo sindacati e lavoratori hanno dovuto fare i conti con un cambio di governo. Lo scorso dicembre infatti, dopo l’esito del voto negativo al referendum costituzionale, il premier Renzi si è dimesso e il capo dello Stato Mattarella ha dato mandato a Gentiloni per la formazione di un nuovo Esecutivo. Nel nuovo governo il ministro Madia è stato confermato alla guida della Pa ma la trattativa vera e propria per il rinnovo dei contratti statali non è ancora decollata. Nei giorni scorsi si sono svolti alcuni incontri interlocutori con i sindacati all’Aran ma si discusso in particolare di permessi e distacchi sindacali. Riguardo al rinnovo dei contratti statali il ministro Madia, prima di Natale, aveva comunque rassicurato via Twitter che il governo era al lavoro sulle “modifiche normative previste dall’accordo del 30/11” e che dalle settimane successive ci sarebbe stato il confronto con i sindacati.
Mentre si attende che la trattativa per il rinnovo dei contratti statali decolli con gli incontri all’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, una tegola è caduta sulla Cisl, uno dei sindacati firmatari dell’accordo quadro dello scorso 30 novembre e guidato da Annamaria Furlan. Per quanto riguarda gli statali il Comitato Esecutivo del sindacato ha infatti deliberato il commissariamento della categoria Funzione Pubblica della Cisl. Il motivo è stato, come si legge sul sito della Cisl, la “violazione delle norme di tesseramento e contributive definite dallo statuto confederale”. Maurizio Petriccioli è stato nominato Commissario della Funzione Pubblica della Cisl, la categoria che rappresenta appunto i lavoratori del comparto pubblico della sanità ed assistenza pubblica e privata, ministeri, agenzie fiscali, Comuni, Province e Regioni, enti pubblici non economici, terzo settore. Vedremo nei prossimi giorni se il commissariamento della Fp Cisl avrà delle ripercussioni sulla trattativa per il rinnovo dei contratti statali che dovrà andare avanti tra governo e parti sociali per arrivare all’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici, stipendi che sono bloccati da sette anni.