GOVERNO PRONTO A INCONTRARE I SINDACATI
Il Governo potrebbe incontrare incontrare i sindacati la prossima settimana per fare un punto sui temi del lavoro e delle pensioni in vista della Legge di bilancio. È Cesare Damiano a riportare questa indiscrezione che arriva da ambienti di palazzo Chigi. “Si tratta di una scelta importante e tempestiva in vista dell’apertura della discussione sulla legge di Bilancio”, evidenzia l’ex ministro del Lavoro, secondo cui “il tema della previdenza deve far parte della manovra e andranno affrontati alcuni argomenti”. Il Presidente della commissione Lavoro della Camera scende quindi nel dettaglio, spiegando che “va corretta l’Ape sociale equiparando i contratti a termine a quelli a tempo indeterminato”. Inoltre, “va individuata una misura che riconosca i lavori di cura ai fini pensionistici”. Damiano non dimentica un intervento a lui caro: “Va spostata a giugno del 2018 la decisione circa l’innalzamento dell’età previdenziale che dovrà comunque scattare dal 2019”.
I SINDACATI PREPARANO UNA GIORNATA DI LOTTA
Si avvicina la data delle mobilitazioni che i sindacati hanno indetto per sostenere la proposta unitaria sulle pensioni. “Tutti pronti per le manifestazioni di sabato prossimo organizzate da Cgil, Cisl e Uil sul lavoro, sulla sanità e sulle pensioni in previsione della prossima legge di bilancio”, ha scritto in un post su Facebook Ivan Pedretti, che ha poi aggiunto: “In questi giorni sono stato a molte riunioni in giro per l’Italia e l’impegno da parte di tutti è massimo. Dovrà essere una giornata di lotta per portare il governo ad ascoltare le nostre richieste”. Il Segretario generale dello Spi-Cgil non nasconde che la sfida di far accogliere tutte le proposte non è facile, ma invita comunque tutti a essere presenti nelle piazze: “Dovremo essere in tanti per far sentire la nostra voce. I pensionati come sempre non faranno mancare il loro contributo. Ci vediamo sabato in piazza”.
L’ALLARME PER I GIOVANI
I sindacati continuano a ritenere che il tema delle pensioni sia importante. E non solo in vista della Legge di bilancio che il Governo sta mettendo a punto e che dovrà presentare nei prossimi giorni. Cristiano Zagatti, Segretario generale della Cgil di Ferrara, ha infatti scritto un intervento nel quale evidenzia come gli ultimi dati sul mercato del lavoro mostrino un aumento dei contratti a tempo determinato, oltre che un livello di ore lavorate inferiore ai livelli del 2008. “Tutto ciò avrà inevitabilmente ricadute negative anche sul piano pensionistico per tutti e soprattutto non è certo la risposta adeguata per dare un futuro ai giovani e a questo Paese”, scrive il sindacalista. Il quale poi evidenzia come la politica sembri non accorgersi della situazione, che fa sì che ci siano lavoratori, giovani e pensionati dal futuro sempre più incerto.
VIA LIBERA AL CUMULO CONTRIBUTIVO
Con un post su Facebook, Maria Elena Boschi conferma che dal ministero del Lavoro è arrivato il via libera alla circolare Inps che sbloccherà l’erogazione delle pensioni attraverso il cumulo contributivo gratuito. La sottosegretaria alla Presidenza del consiglio spiega che “si stima che circa 7000 persone nel 2017 faranno la richiesta”. I deputati del Movimento 5 Stelle esprimono un “moderato compiacimento” per la notizia, visto che quella per lo sblocco del cumulo contributivo anche per i professionisti “è una battaglia di giustizia sociale che portiamo avanti da mesi e che ha visto, da parte del governo, la solita superficialità dilettantesca”. I pentastellati vogliono comunque attendere di leggere la circolare Inps per vedere “se effettivamente il meccanismo funzionerà senza generare contenzioso giudiziario. Ma soprattutto aspettiamo di capire se il governo predisporrà una copertura normativa per garantire a tutti la fruizione del cumulo gratuito e se saranno necessarie nuove risorse”.
LE RICHIESTE DI PRIOETTI ALL’INPS
In una nota Domenico Proietti ricorda che entro il 15 ottobre l’Inps dovrà comunicare l’esito delle domande per l’accesso all’Ape social presentate entro la scadenza di luglio. Il Segretario confederale della Uil, si attende che l’Inps comunichi i dati e le motivazioni dettagliate in caso di respingimento della domanda. Questo perché “l’Inps, in caso di non accoglimento della domanda, dovrà fornire adeguate motivazioni perché i lavoratori devono avere tempo di presentare un’istanza di riesame oppure, nel caso dell’Ape, una nuova domanda entro il 15 novembre come previsto dalla legge. L’Inps deve necessariamente procedere ad un riesame della prima domanda se il lavoratore produce i documenti mancanti o se questi sono reperibili negli archivi dell’Istituto stesso o di altre pubbliche amministrazioni”. Per il sindacalista è poi “indispensabile conoscere l’entità delle risorse eventualmente non utilizzate affinché queste restino in ambito previdenziale, per far fronte alle nuove domande nel 2017 e per procedere all’allargamento delle platee dei beneficiari”.
LE PAROLE DI MAESTRI SU ESODATI E OPZIONE DONNA
Andrea Maestri appoggia la mobilitazione che Cgil, Cisl e Uil hanno indetto per sabato 14. Il deputato di Possibile evidenzia infatti che nella Legge di bilancio sembrano non esserci interventi sostanziali sulle pensioni. Per questo, a suo modo di vedere, le richieste dei sindacati sono “ispirate a equità e giustizia social”. Intervistato da Blasting News, il parlamentare si è anche soffermato su Opzione donna, spiegando che a suo modo di vedere dal momento che è scontato che ci saranno dei risparmi rispetto a quanto stanziato per rendere possibile l’accesso al regime sperimentale di pensionamento anticipato per le donne nate nell’ultimo trimestre del 1957 e del 1958 e che i 2,5 miliardi di euro accantonati erano eccessivi, “è evidente che se il Governo non intende rimettere il discussione la decisione presa di interrompere la sperimentazione, è una scelta tutta politica e non economica”.
Maestri ha quindi ricordato i vantaggi che avrebbe il rendere strutturale Opzione donna: non solo economici per i risparmi che ne avrebbe lo Stato pagando interamente con metodo contributivo, ma anche per superare le differenze di genere. Il membro della commissione Lavoro della Camera ha anche parlato dei 5.000-6.000 esodati che sono rimasti senza salvaguardia e per i quali si potrebbe varare un nuovo provvedimento utilizzando i risparmi delle risorse stanziate per l’ottava salvaguardia. “Un’ulteriore salvaguardia, in sostanza, sanerebbe una discriminazione nel diritto, come quella tra due ex lavoratori appartenenti a differenti tipologie ma caratterizzati da una perfetta identità di requisiti che arriva a superare i 5 anni”, ha aggiunto.
VALIDATA LA CIRCOLARE INPS SUL CUMULO
La Legge di bilancio dello scorso anno ha introdotto il cumulo contributivo gratuito, che tuttavia ancora non ha garantito l’erogazione della pensione a chi lo ha utilizzato per raggiungere i requisiti richiesti. Questo per via della mancanza di una circolare dell’Inps. Che tuttavia è ormai in dirittura d’arrivo. Secondo quanto riporta Adnkronos, infatti, l’Istituto presieduto da Boeri ha già inviato il testo della circolare al ministero del Lavoro per la sua validazione, che è arrivata ieri. Dunque non ci vorrà molto perché il documento sia effettivamente diffuso dall’Inps. Resta comunque il fatto che il cumulo contributivo gratuito non è utilizzabile per accedere a Opzione donna o all’ottava salvaguardia degli esodati. Vedremo se con la nuova Legge di bilancio si interverrà per sanare questa iniquità riconosciuta anche da diversi parlamentari.