RICHIESTA DI SCIOPERO ALLA CGIL
La Cgil deve mobilitarsi e proclamare uno sciopero contro la Legge di bilancio. È la richiesta che arriva da Il sindacato è un’altra cosa – opposizione Cgil, area del sindacato guidato da Susanna Camusso. In un volantino si evidenzia come “dire che la legge di Bilancio non va bene, non basta. La Cgil deve smarcarsi dagli altri sindacati confederali”, anche perché la Cisl ha espresso un giudizio tutto sommato positivo sulla manovra. Dunque il sindacato di corso d’Italia dovrebbe “riaprire la vertenza sulle pensioni con obiettivi chiari e forti, convocare subito un pacchetto di scioperi, organizzare le assemblee nei posti di lavoro e preparare la mobilitazione, fino allo sciopero generale con la manifestazione nazionale a Roma. Subito, perché i tempi sono stretti e non si può fare come nel 2012, quando si è convocato lo sciopero generale il 12 dicembre, con il Jobs act già approvato dal Parlamento”.
PADOAN REPLICA A LIBERO
Pier Carlo Padoan ha voluto smentire le dichiarazioni che gli sarebbero state affibbiate dal quotidiano Libero, che aveva titolato un articolo “Il disappunto di Padoan: ‘Gli italiani non muoiono mai’”. Sono state quindi riportate le parole che il ministro dell’Economia aveva pronunciato nel corso di un’intervista a Radio Anch’io, la trasmissione di Radio Uno, rispondendo alla domanda di un ascoltare, che chiedeva se era possibile bloccare l’adeguamento dei requisiti pensionistici all’aspettativa di vita. Padoan aveva risposto che tale meccanismo serve a tenere in equilibrio i conti della previdenza sociale in un’ottica di un incremento della vita media degli italiani. Sono stati anche mostrati i lanci di agenzia, con toni decisamente diversi dal titolo di Libero. A significare, quindi, che il messaggio nelle parole del ministro non era quello riportato dal titolo del quotidiano.
SCIOPERO A CAGLIARI DEI SINDACATI
Giornata di proteste in Sardegna per i sindacati ancora contro la riforma pensioni e le ultime novità approntate ai pensionati sardi dopo l’ultimo Consiglio Regionale: i pensionati aderenti all’Usb domani 23 ottobre 2017 saranno in piazza a Cagliari sotto i portici del Consiglio Regionale di via Roma a partire dalle 17.30. I motivi? «Una veglia-presidio conviviale – spiega il sindacato – con castagnata e grigliata per sensibilizzare i cittadini su questi provvedimenti iniqui che servono solamente a far cassa sulla pelle dei pensionati»; di fatto, la protesta e lo sciopero arriva dopo la nuova sentenza della Corte costituzionale che si dovrà pronunciare sulla restituzione della mancata perequazione. Secondo l’Usb, «si tratta di una battaglia giusta non solo a sostegno del diritto di milioni di pensionati ma è anche la prima mobilitazione di massa contro l’abolizione del diritto alla pensione dignitosa. I continui tentativi di ricalcolo delle pensioni erogate con il sistema contributivo, il taglio dei coefficienti di trasformazione, lo scempio delle varie Ape, la beffa delle pensioni ai giovani fra 40 anni passati senza lavoro, il prelievo fiscale di ben 49 miliardi ogni anno, sono gli aspetti ormai palesi della volontà di abolire la previdenza pubblica, i diritti acquisiti e diritti da acquisire». (agg. di Niccolò Magnani)
SOLE24ORE, “APE VOLONTARIO FINO AL 2019”
Questa mattina il Sole 24 ore conferma quanto andato detto per mese prima della ultime anticipazioni sulla Manovra Economica 2018: le pensioni e l’Ape volontario tornano “protagonisti” con una conferma ormai ufficiale. Tra le varie misure del mini-pacchetto previdenziale della Legge di Stabilità prevede un prolungamento a tutto il 2019 del periodo di sperimentazione dell’Ape volontario. L’estensione della misura, spiega il quotidiano economico milanese, è del resto quasi obbligata visti i gravi ritardi che hanno accompagnato l’avvio di questo particolare Anticipo di Uscita Pensionistica. «Intanto, nel 2018 torna la rivalutazione degli assegni e la pensione di vecchiaia per uomini e donne è parificata», spiega ancora l’ultima notizia rilanciata dal Sole24 sul fronte Ape Volontario. (agg. di Niccolò Magnani)
ALBINI (CONFINDUSTRIA) CONTRO INTERVENTI PER LE DONNE
Pier Angelo Albini non ha dubbi: “Rinviare l’innalzamento dell’età pensionabile, derivante dal nuovo meccanismo della speranza di vita, funzionale ad assicurare sostenibilità finanziaria e adeguatezza delle prestazioni significa scardinare il perno della riforma del 2011”. Per il direttore area Lavoro, Welfare e Capitale umano di Confindustria, non è saggio modificare di continuo le riforme delle pensioni che vengono varate. E le proposte di una modifica della Legge Fornero, dal suo punto di vista, hanno solamente l’obiettivo “di differire gli effetti indesiderati di una riforma necessaria senza darsi troppo pena delle conseguenze che si potrebbero determinare”. In un articolo pubblicato sul nuovo numero di Lavoro&Welfare, Albini spiega quindi che bloccare l’innalzamento dell’età di pensionamento come viene chiesto nell’ultimo periodo ha un effetto collaterale di non poco conto, in quanto “blocca anche l’incremento delle prestazioni pensionistiche, producendo effetti negativi sul reddito delle persone”.
Albini si oppone anche all’idea di introdurre requisiti contributivi speciali per le donne. “Se il problema che si deve risolvere è quello della differente qualità o minore quantità della partecipazione delle donne al mercato del lavoro la soluzione non può essere nella modifica dei requisiti pensionistici”, scrive, ricordando che occorre intervenire sul mercato del lavoro e costruendo una rete di servizi sociali e assistenziali efficace. “Senza queste misure, anticipare l’età del pensionamento, sarebbe solo un inutile palliativo”.
BERLUSCONI INSISTE: PENSIONI MINIME A 1.000 EURO
Silvio Berlusconi è tornato a parlare di riforma delle pensioni in un evento a Ischia, dove ha ribadito quella che ritiene essere una proposta fondamentale del programma di Forza Italia in vista delle prossime elezioni politiche: portare le pensioni minime a 1.000 euro. Un’attenzione particolare, sul tema previdenziale, l’ex Cavaliere la riserva alle donne, che magari lavorano anche di sera e di notte, nei fine settimana, ma non riescono ad avere garantita una vecchiaia serena. Per questo, dal suo punto di vista, è giusto alzare le pensioni minime, che possono anche aiutare le fasce più deboli della popolazione. Berlusconi è stato anche a Capri, dove sono riuniti i Giovani imprenditori di Confindustria. Il loro Presidente, Alessio Rossi, ha invece proposto di reintrodurre il contributo di solidarietà per le pensioni più alte, i cui proventi andrebbero utilizzati per finanziare la decontribuzione totale per tre anni delle assunzioni di giovani.
MACALE (FILCA – CISL): “INPS VERGOGNOSO”
Il segretario nazionale della Filca Cisl, Stefano Macale, ha voluto ritornare sulla questione delle tante domande respinte dall’Inps in tema di Ape sociale arrivando a definire l’Inps ‘vergognoso’. Un comunicato stampa pubblicato in queste ore sul sito ufficiale della Filca-Cisl riporta il pensiero sulla vicenda del segretario Macale: “Ingiusta, sbagliata e inaccettabile.. Molti di quei richiedenti sono lavoratori edili che hanno passato una vita nei cantieri, un lavoro durissimo e faticoso. Alimentare le loro speranze e aspettative, per poi utilizzare meri cavilli, come i codici Ateco delle aziende di appartenenza, per negare loro di andare in pensione è quanto di più deprecabile e odioso. Il comportamento dell’Inps è a dir poco vergognoso, e sapere che con i ricorsi una parte di quelle domande respinte sarà accolta non cambia lo stato delle cose. Non è la prima volta che l’Inps, per mere questioni di cassa, interpreta in modo restrittivo gli accordi, a volte andando anche contro la legge”.