FURLAN FIDUCIOSA SU ACCORDO GOVERNO-SINDACATI

Lunedì sarà un giorno importante per il confronto tra Governo e sindacati sulle pensioni. E Annamaria Furlan sembra essere fiduciosa sulla possibilità che si arrivi a un accordo. “Mi sembra di cogliere la volontà di affrontare alcune questioni nodali che abbiamo posto, dal calcolo dell’aspettativa di vita e per quali categorie va assolutamente bloccato, a come creare una condizione di dignità per i giovani e in che modo fare partire il lavoro di separazione tra assistenza e previdenza”. “Speriamo vengano colte le questioni che abbiamo posto e ci sia la volontà di gestire questa seconda fase sull’accordo per la previdenza, necessario per lavoratori e lavoratrici: quando c’è un tavolo di confronto aperto e si discute seriamente sui problemi sono sempre fiduciosa che le volontà positive emergano”, ha detto la Segretaria generale della Cisl secondo quanto riportato da piacenzasera.it. La sindacalista si trovava infatti nella città emiliana per ricordare Sandro Loschi, sindacalista piacentino scomparso la scorsa estate, impegnato a lungo nella Cisl anche a livello nazionale.



PROIETTI: GIÙ LE MANI DAI 300 MILIONI DELL’APE SOCIAL

Visto l’alto numero di domande respinte per accedere all’Ape social vi sono più di 300 milioni di euro avanzati rispetto alle risorse stanziate lo scorso anno. E Domenico Proietti tiene ad avvisare il Governo di non provare  “a fare cassa sulle risorse non utilizzate nel 2017 per ape sociale e precoci a causa delle pretestuose rigidità che hanno ridotto drasticamente la platea e impedito l`esigibilità di un diritto, per i lavoratori, stabilito dalla legge”. Secondo il Segretario confederale della Uil, infatti, ciò rappresenterebbe “l’ennesima beffa dopo che in questi anni sono stati fatti sparire 6 miliardi risparmiati dal fondo lavoro usuranti, dal fondo esodati, dal contatore di opzione donna e dal fondo lavoro di cura”. Per il sindacalista “è quindi urgentissimo un intervento legislativo volto a mantenere questi oltre 300 milioni di euro per la finalità alle quali sono state destinate.



BOERI: C’È RISCHIO DI DISTRUGGERE OCCUPAZIONE

Tito Boeri torna a parlare di pensioni spiegando che “se non adeguiamo l’età pensionabile alla speranza di vita aumentiamo il carico fiscale e contributivo che pesa sui lavoratori e quindi distruggiamo l’occupazione”. Il Presidente dell’Inps, intervenendo alla presentazione dell’Osservatorio Cerved sulle Pmi, ha anche spiegato che “le persone con pensioni più alte hanno una speranza di vita più lunga e quindi una redistribuzione da un pensionato ricco a uno più povero avrebbe senso”. Secondo quanto riporta il sito di Repubblica, Boeri ha anche evidenziato l’importanza della creazione di una commissione con il compito di calcolare le diverse aspettative di vita in base al lavoro svolto, anche se sarebbe “importante che tutte le decisioni non vengano prese prima che la commissione venga creata”. Al solito non mancheranno repliche alle dichiarazioni del Presidente dell’Inps.



RENZI PUNTA SUL DDL RICHETTI

Archiviate le elezioni regionali in Sicilia, il Pd vuol portare avanti il cammino del ddl Richetti. Secondo quanto riporta Lanotiziagiornale.it, Matteo Renzi è pronto a mettere come primo punto alla direzione del partito in programma lunedì prossimo proprio l’iter parlamentare del provvedimento sul taglio dei vitalizi dei parlamentari. Ma non sarà facile farlo approvare dal Senato. I numeri infatti sono piuttosto risicati e Ala ha fatto sapere che non intende votare il provvedimento nella versione in cui è stato licenziato dalla Camera. Non bisogna poi dimenticare che il senatore del Pd Ugo Sposetti ha presentato due emendamenti per “svuotare” il ddl Richetti delle novità più importanti, chiedendo persino di abbassare a 63 anni l’età pensionabile per i parlamentari. Vedremo come andrà la direzione del Pd e cosa accadrà a palazzo Madama.

SACCONI CHIEDE UN INTERVENTO PER LE DONNE

Maurizio Sacconi in una intervista ha affrontato anche il tema delle pensioni, visto il confronto in corso tra Governo e sindacati a proposito dell’aumento dei requisiti pensionistici in base all’aspettativa di vita a partire dal 2019. Aumento a cui l’ex ministro del Lavoro si era opposto firmando un appello con Cesare Damiano. Il Presidente della commissione Lavoro del Senato ha spiegato che dopo l’approvazione della Legge Fornero sono stati impegnati circa 20 miliardi di euro per varare dei provvedimenti di deroga. Ciò nonostante la Banca d’Italia non ha criticato quella riforma come invece sta facendo ora rispetto all’ipotesi di bloccare l’aumento dell’età pensionabile. Sacconi ha fatto anche notare che quelle risorse spese non hanno introdotto flessibilità, ma solo “accentuato la percezione di incomprensibili favori a singoli segmenti sociali”.

L’ex ministro ha quindi ricordato come negli ultimi anni si siano presi provvedimenti per diverse categorie, ma “allo stesso tempo è stata compiuta una scelta  molto penalizzante nei confronti delle donne”. Il riferimento è al fatto che le italiane ha subito “l’innalzamento più drastico dell’età della pensione di vecchiaia e sono quelle che, per percorsi di lavoro discontinui, dovuti spesso a ragioni di famiglia, non possono anticipare l’età di vecchiaia perché non hanno una sufficiente anzianità contributiva”. Dal suo punto di vista, quindi, “sarebbe giusta una misura di rallentamento del passaggio dell’età a 67 anni per le donne, in particolare per quelle di una generazione già adulta all’atto dell’approvazione della legge Fornero”.

MAESTRI E CIVATI PER OPZIONE DONNA

Con la Legge di Bilancio il Governo ha fatto capire di essere disposto a favorire l’ingresso delle donne all’Ape social tramite uno “sconto contributivo” per ogni figlio avuto. Ciò non toglie che questa misura non aiuterebbe tutte le donne (perché non tutte sono madri) e che dovrebbero comunque avere 63 anni per accedere all’Anticipo pensionistico agevolato. Per questo c’è chi ancora chiede la proroga di Opzione donna, utilizzando le risorse avanzate rispetto a quelle stanziate in passato. Andrea Maestri sul suo profilo Facebook ha postato le foto che lo ritraggono, insieme a Pippo Civati, in piazza con i gruppi che chiedono la proroga di Opzione donna. Il deputato di Sinistra italiana – Possibile ha accompagnato le foto con questo messaggio: “Questa mattina in Piazza Montecitorio con le donne che chiedono la pubblicazione dei dati del contatore (termine di legge scaduto il 30 settembre), la proroga del regime pensionistico Opzione Donna al 2018 e la sua trasformazione in misura strutturale. Storie di donne che lottano per diritti, reddito e dignità. Siamo con loro fin dall’inizio di questa battaglia e non le lasceremo sole, fino al raggiungimento dell’obiettivo”.

SCIOPERO GENERALE DELL’USB

Indipendentemente da come andrà il tavolo tecnico tra Governo e sindacati, l’Usb ha già proclamato lo sciopero generale contro la Legge di bilancio per la giornata di domani. In una nota si legge che l’Unione sindacale di base “chiama alla piazza ed invita le lavoratrici e i lavoratori ad aderire allo sciopero generale per il rinnovo dei contratti bloccati da anni, per sostanziosi aumenti salariali e pensionistici, per l’abrogazione delle norme sul lavoro precario, per la scuola, la sanità e i servizi sociali pubblici e gratuiti, contro le privatizzazioni e la nazionalizzazione delle aziende strategiche per il nostro Paese, contro la repressione delle lotte, per il diritto di sciopero messo in discussione, per la democrazia sindacale contro il monopolio dei sindacati concertativi, per l’edilizia pubblica, per la messa in sicurezza e la salvaguardia del territorio, contro la guerra e il razzismo, per l’abolizione completa del Jobs Act, della legge Fornero, della ‘Buona Scuola’, delle leggi Minniti/Orlando”.