La legislatura si avvia ormai verso la conclusione, ma in gioco c’è ancora la questione rinnovo dei contratti. I vari comparti statali ritengono l’aumento degli stipendi messo in cantiere dal governo non all’altezza delle aspettative e delle stesse professionalità in campo. Ma quali sono le prossime mosse che dobbiamo attenderci dalle due parti in causa? Come riferisce Termometro Politico, è previsto per mercoledì 22 novembre il nuovo incontro tra sindacati e Aran, che ha come obiettivo di ristabilire il discorso sul rinnovo del contratto scuola. Il discorso cambia sul fronte mobilità, dal momento che la data della convocazione deve ancora essere comunicata. Nel frattempo, il portale Tecnica della Scuola fa sapere che la notizia di un possibile aumento dell’orario settimanale per i docenti altro non è che una bufala. Dal punto di vista economico, almeno fino al 2018, difficilmente si assisterà ad un ritocco al rialzo degli stipendi. 



MANIFESTAZIONE DI PIAZZA A BARI

La partita del rinnovo dei contratti statali, dunque, è ancora in gioco. Nel frattempo le Segreterie Territoriali di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal hanno organizzato una manifestazione di piazza tenutasi oggi dalle 10,00 alle 12,00 nell’ambito della giornata di iniziative nazionali per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro in concomitanza con i 50 anni dell’esperienza di Don Milani e i 70 anni dalla Costituzione repubblicana. Come si legge nel comunicato diramato anche da Orizzonte Scuola, il presidio si è svolto “presso la piazza del Redentore, davanti alla scuola “S.G. Bosco – Quasimodo-Melo”, istituto nel quale, nei giorni scorsi, è stata aggredita una docente durante lo svolgimento del proprio lavoro”. Obiettivo della manifestazione, “richiedere un rinnovo contrattuale più dignitoso per i lavoratori della scuola che svolgono una funzione di presidio sociale e culturale, gravoso, prezioso e insostituibile con fasce di studenti sempre crescenti a rischio di esclusione socio-culturale e di devianza”.

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