Confermato il maxi sciopero di domani di medici e sanitari, la giornata del 12 dicembre si prospetta assai difficile per chiunque dovrà utilizzare i servizi medici: si ferma infatti il personale della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, professionale, tecnica dell’intero Servizio Sanitario Nazionale proclamato, come spieghiamo qui sotto, da tutte le sigle nazionali. Come ha annunciato Anaao Assomed in un’altra nota in vista della protesta di domani, l’intero sciopero nasce dalla forte «preoccupazione per lo stato della sanità pubblica e per lo stato del contratto di lavoro. Non è più possibile accettare il perseverante definanziamento della sanità pubblica con conseguente possibile compromissione del diritto alla salute dei cittadini. Non si può restare inerti davanti al blocco delle trattative contrattuali, ferme da ben otto anni. Non si può tollerare che le risorse economiche stanziate siano così inadeguate a fronte di un prolungato saccheggio dei fondi contrattuali della nostra categoria e a fronte dei risparmi generati dalle mancate assunzioni di dirigenti medici e sanitari». I disagi saranno forti, anche se si potrà avere il vero polso della situazione solo vedendo il grado di adesione allo sciopero a seconda dei vari reparti dei singoli ospedali, difficile oggi fare una previsione, anche se l’impressione è che la protesta questa volta dovrebbe essere “massiccia”.
PROTESTA GFK ITALIA A MILANO
Per la giornata di oggi 11 dicembre 2017 gli scioperi presenti a livello nazionale per fortuna sono assai ridotti e si riducono alle “sole” vertenze sindacali aziendali che dunque non coinvolgono le grandi masse di utenti e pendolari tra servizi principali e trasporti pubblici. Su tutte, la giornata di oggi vede a Milano lo sciopero nazionale di Gfk Italia con un presidio organizzato oltre alla protesta dal lavoro per 4 ore di molti dipendenti dell’azienda leader di ricerche sociali e di mercato. Lo sciopero di quattro ore dei lavoratori Gfk oggi, lunedì 11 dicembre, a Milano, avrò presidio (a partire dalle ore 11) davanti alla sede aziendale (in via Tortona 33), indetto da Filcams Cgil e Fisascat Cisl. Come riporta la nota dei sindacati, «Gfk, multinazionale leader nel settore delle ricerche di mercato, ha annunciato a fine agosto 2017 un piano di riorganizzazione mondiale, prevedendo centinaia di licenziamenti a livello globale e la possibilita` di una pesante riduzione degli occupati anche per l’Italia. Dopo tale annuncio e` stato dichiarato lo stato di agitazione nelle sedi milanesi e romane, in data 19 Ottobre si e` effettuato un primo sciopero di 2 ore che ha visto un partecipato presidio davanti alla sede Gfk Italia in via Tortona a Milano». Non solo, dopo tre mesi dalla comunicazione della riorganizzazione, «i soggetti preposti a dare risposte si trincerano dietro a un ‘non lo sappiamo’, nulla ci e` stato comunicato e nessuna iniziativa tesa a salvare l’occupazione e` stata ipotizzata. Riteniamo inaccettabile tale comportamento, le lavoratrici e i lavoratori Gfk chiedono di avere risposte chiare rispetto al loro futuro e a quello delle loro famiglie», chiude la nota sindacale contro Gfk Italia.
DOMANI 12 DICEMBRE SCIOPERO MEDICI
Giornata di domani invece sarà maggiormente coinvolta da uno sciopero nazionale di ben più grande portata: incrociano le braccia infatti molti medici e veterinari del Servizio Sanitario Nazionale, addirittura di 24 ore a partire dalla mezzanotte del 12 dicembre. La protesta nasce «contro la legge di bilancio attualmente in discussione in Parlamento e per lo stallo del rinnovo del contratto di lavoro»: adesione di quasi tutte le principali sigle sindacali nazionali, «le Organizzazioni sindacali denunciano i contenuti della legge di bilancio 2018 all’esame del Parlamento, in quanto reiterano politiche sempre meno orientate all’obbligo di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini, secondo principi di equità e sicurezza, ed escludono con pervicacia la sanità pubblica dalla ripresa economica in atto fino a renderla non più sostenibile se non dalle tasche dei cittadini». Problemi a livello regionale e locale, con i servizi di base ovviamente garantiti negli ospedali e negli ambulatori ma con notevoli disagi per esami, prenotazioni e possibili interventi di routine.