Le pensioni restano sempre uno degli argomenti principali nel dibattito politico italiano. C’è stato, ad esempio, un aspro botta e risposta tra Di Maio e Renzi su quelle d’oro. Il segretario dem ha accusato il candidato premier grillino di voler colpire quelle di poco superiori a duemila euro, mentre Di Maio ha precisato di voler intervenire su quelle di oltre cinquemila euro. Sta di fatto che per far cassa la politica intende colpire le pensioni. «Questo è pericoloso, molto pericoloso. I pensionati non possono essere il bancomat per tutte le evenienze», ha dichiarato Luigi Ferone, vice segretario del Partito Nazionale Pensionati, invitando a chiudere gli enti inutili e a tagliare le spese inutili. Il timore di Ferone è che passi l’idea che i pensionati “succhino” risorse dallo Stato, quindi alla collettività. «Invece di pensare continuamente a come mettere le mani in tasca ai pensionati, perché non si aumentano tutte le pensioni ferme da quasi 20 anni?», l’interrogativo lanciato da Ferone nel suo comunicato. (agg. di Silvana Palazzo)
ANCHE A NATALE SI PARLA DI LEGGE FORNERO
Si parla non poco negli ultimi giorni della sentenza del Consiglio di Stato secondo cui il diploma magistrale non è un titolo valido per entrare nella Graduatorie a esaurimento delle scuole. Il tema è stato affrontato anche da Matteo Salvini, che ha fatto un paragone con la riforma delle pensioni del 2011. Su Facebook il leader della Lega ha infatti scritto: “In Italia le regole certe non esistono. Dopo il cambio in corsa sulle pensioni fatto dalla Fornero oggi tocca alla Scuola. A rischio il futuro di più di 50 mila maestre precarie che una sentenza del Consiglio di Stato mette alla porta dopo quasi 20 anni di insegnamento”. Al di là delle parole di Salvini, in questi giorni di festa l’ex ministra del Lavoro fa parlare di sé.
Dando un’occhiata ai gruppi Facebook dei lavoratori precoci e di chi chiede la Quota 41 c’è infatti chi non ha gradito il suo articolo pubblicato su Il Foglio, nel quale si era espressa contro l’ipotesi di abbassare l’età pensionabile intervenendo sulle pensioni d’oro. “Neanche per Natale resta in silenzio!”, scrive qualcuno sul gruppo 41xtutti lavoratori uniti. Dove qualcuno ha anche scritto una “letterina di Natale a Elsa Fornero”, piena di brutte parole e di pensieri non certo positivi per l’ex ministra del Lavoro. C’è anche chi però sottolinea che la difficoltà incontrata grazie alla Legge Fornero le ha consentito di incontrare altre persone e di unirsi per una causa comune. Tornando a Salvini, sul gruppo Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti c’è chi apprezza la sua lotta contro la Legge Fornero, ma non dimentica che “non si può cancellare un provvedimento passato in bilancio senza indicarne la corrispondente copertura”.
INIZIATA L’ERA DELL’APE SOCIAL
Mentre nel panorama politico italiano è iniziata la lunga campagna elettorale che porterà alle elezioni Politiche con i diversi schieramenti intenti ed informare i cittadini sulle varie proposte sul tema delle pensioni, ieri ha avuto ufficialmente inizio l’era dell’Ape Social. Infatti, quello di ieri è stato il primo giorno di ‘paga’ per i pensionati che sono riusciti ad entrare anticipatamente nel sistema pensionistico grazie al meccanismo dell’ape social. Secondo i dati dell’Inps, il primo cedolino di pensione dovrebbe essere arrivato ad una platea di 9.839 nuovi pensionati. Una quota di poco inferiore all’80% degli aventi diritto. Nel calendario dell’Inps, che sta portando a regime tutte le novità introdotte dalla riforma delle pensioni, è stato fissato a febbraio il mese utile per i primi pagamenti rivolti ai cosiddetti lavoratori precoci, ed ossia i lavoratori che hanno maturato contributi in giovanissima età (prima dei 19 anni).
FORNERO: “LE PROPOSTE GUARDANO AL PASSATO”
In queste ore si sta parlando in maniera diffusa delle proposte lanciate dal candidato Premier del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio sul tema delle pensioni ed in particolare sulle cosiddette pensioni d’oro e sulla possibilità di abbassare l’età pensionabile. Nella medesima lettera che l’ex Ministro Elsa Fornero ha inviato al quotidiano Il Foglio, spiega come questo tipologia di operazione sia assolutamente impraticabile (abbassamento età della pensione) anche perché sarebbe un ritorno al passato: “Le proposte di cui si discute in questi giorni guardano al passato, esprimendo la nostalgia per un periodo in cui si erano illusi gli italiani che per avere buone pensioni bastassero generose promesse politiche, senza alcuna riflessione sul fatto che la generosità politica comportava in realtà un insostenibile aumento del debito a danno delle generazioni giovani e future. Riproporre oggi gli errori del passato è irresponsabile.”. Tuttavia la Fornero è d’accordo sugli interventi sulle pensioni che sono ingiustificatamente alte rispetto a quanto versato negli anni.