Il tema della rivoluzione digitale in cui tutti siamo immersi è ormai imperante perché, volenti o meno, siamo sempre più circondati da persone che comunicano tramite social. In questo bailamme sorge spontanea la domanda: come si fa a vendere il proprio servizio tramite l’online? Sono ben consapevole che il tema è immenso, per cui preferisco, anziché affogare nel mare magnum di una risposta a questa domanda, dare alcuni suggerimenti controcorrente e indicare quali sono i principali scogli che conviene evitare quando ci si vuole presentare come professionisti sui social. Le mosse operative da seguire sono tratte direttamente dall’esperienza e in continuo aggiornamento per cui non vanno prese come “oro colato”, ma sono da verificare adattandole al proprio business.
Primo suggerimento: se si vuole investire sulla propria presenza sui social conviene scrivere un business plan dettagliato e a medio-lungo raggio, anziché buttarsi sui social senza essersi equipaggiati attentamente. Qualche tempo fa il guru del digital Marco Montemagno ha dato come dritta quella di crearsi ciascuno una propria pagina Facebook e postare ogni giorno un video raccontando la propria attività: tanti hanno seguito il suggerimento pensando di ottenere fama e visibilità e si sono poi trovati a scoprire che nel giro di poche settimane avevano regalato tutti i loro contenuti attraverso i video che postavano sui loro profili e che chiunque poteva gratuitamente vedere e poi copiare. L’operazione da mettere in atto invece è quella di pianificare nel dettaglio i contenuti che si andranno a postare sui propri canali e solo dopo creare due o addirittura tre linee di prodotto postato. Nella prima categoria ci saranno i video gratuiti, nella seconda i video da postare solo in un gruppo privato e di aficionados del nostro contenuto e infine un terzo gruppo “élite” per chi vuole solo il meglio di ciò che sappiamo.
Secondo suggerimento: essere molto preparati sotto l’aspetto della creazione dei video. Chi ha una conoscenza intellettuale su un certo contenuto che vuole proporre online non è detto che abbia anche le conoscenze tecniche per girare un video, montarlo, scegliere le luci e fare tutte le attività necessarie per renderlo gradevole al pubblico. Per questo conviene o formarsi prima nella gestione di tutto il percorso della produzione del video oppure crearsi un team di collaboratori che abbia queste conoscenze. Ovviamente in questo secondo caso sarà necessario anche tenere sotto controllo le spese di produzione del prodotto.
Terzo suggerimento: creare alleanze social. Il successo sui social passa sempre più attraverso i link che si creano tra pagine grosse e quelle di chi vuole emergere che chiede una condivisione su una di queste in cambio di denaro o di altro. Per salire velocemente di visibilità e di like quindi conviene recuperare contatti dei proprietari delle pagine di riferimento del proprio settore e fare in modo tale di essere “ospitati” sulla loro pagina. Anche in questo caso sarà essenziale avere un contenuto originale in modo tale che chi vi guarderà sarà poi mosso a curiosare sulla vostra pagina FB o sito di riferimento.
Quarto suggerimento: ricordarsi che gestire dei social è un lavoro a tempo pieno. Tutti infatti ormai si aspettano di ricevere risposte personali ai propri messaggi inviati sulle pagine FB che trattano le tematiche che gli interessano. Inoltre, i propri canali social devono essere costantemente tenuti aggiornati e devono produrre contenuti di qualità e questo richiede studio del mercato, tempo per generare costantemente discussioni e approfondimenti originali e un monitoraggio continuo delle attività.
Quinto suggerimento: generare una comunità e non essere One Man Show. Oltre alla pagina FB in cui si racconta della propria società, dei prodotti e della propria storia personale serve anche generare una comunità di persone realmente legate al brand che si propone che saranno la base più efficace per farsi pubblicità, per difendersi dagli attacchi al proprio brand e altro ancora. Serve alimentare e arricchire con contenuti di valore la comunità che deve diventare la vera protagonista dell’utilizzo del brand e che deve essere invitata a dare suggerimenti su come renderlo ancora più originale.
Infine, ci tengo a ribadire che ormai investire sui social è di fatto un’esigenza per sopravvivere e che si devono tenere a mente le difficoltà e gli spunti sopra esposti perché quando si va online non si compete solo col vicino, ma con il mondo intero.