Dopo le decisioni prese nei mesi scorsi a riguardo del pagamento pensioni e sulla rivalutazione degli assegni 2015 – ovvero sulla richiesta di “restituzione” dello 0,1% a titolo di “risarcimento” – i sindacati non hanno visto di buon occhio questa operazione. Secondo Spi-Cgil si tratta di «una tegola per i pensionati italiani», poi aggiungono che nel decreto Milleproroghe non c’è l’intervento per risolvere questa questione. Per il sindacato dei pensionati della Cgil tutte le pensioni avranno così una perdita di valore: di 6,50 euro per una pensione al minimo, di 13 euro per una da mille euro: «Cifre che possono sembrare di poco conto ma che incidono in particolare sulle pensioni basse per le quali qualche euro in più o in meno al mese fa la differenza» dichiara Spi-Cgil. Nella nota poi si fa riferimento alla promessa del governo di rimandare la rivalutazione a quando l’economia si fosse ripresa per neutralizzarne gli effetti negativi. «Anche quest’anno il governo si era reso disponibile ad intraprendere la stessa strada ma per ora non lo ha fatto» scrive Spi-Cgil, chiedendo poi al ministro Poletti di intervenire per evitare che vengano “paralizzati” i pensionati italiani.
In attesa della nuova erogazione del Pagamento Pensioni 2017 organizzato da Inps, con l’assegno di marzo che in queste ore inizia ad essere disponibile sia negli sportelli bancari che in quelli di Poste Italiane di tutto il Paese, come da consuetudine i pensionati si stanno preparando per andare a ritirare la pensione. Vale allora la pena ricordare come funziona l’intero iter di riscossione, anche per i “nuovi” pensionati entrati da poco nel complesso “vortice” Inps. La posta o la banca sono gli uffici attraverso i quali l’Inps paga la pensione. La scelta del sistema di pagamento preferito va effettuata al momento della domanda di pensione, e può essere modificata successivamente con apposita richiesta. Nel caso in cui un soggetto sia titolare di più pensioni, il pagamento viene effettuato con una unica disposizione di pagamento. Non è quindi possibile ottenere il pagamento di sue pensioni con due modalità diverse. Come riporta il portale Inps sui pagamenti pensioni, la riscossione può essere fatta principalmente in queste 4 modalità: in contanti presso gli sportelli (per importi fino a 1000 euro); in tal caso la pensione può essere riscossa anche da una persona delegata; con accredito sul proprio conto corrente; con accredito sul proprio libretto di risparmio; con carta prepagata alla quale sia associato un IBAN.
Avviene oggi 1 marzo il pagamento delle pensioni 2017 per quanto riguarda il terzo mese dell’anno. Si tratta del primo giorno bancabile del mese, utile per l’erogazione dell’assegno pensionistico. Le novità che erano state previste per il 2017 sono state applicate solo lo scorso mese di gennaio visto che nel decreto Milleproroghe il Governo ha rimandato al prossimo anno la riforma del pagamento delle pensioni. Nel 2018 gli assegni saranno erogati il secondo giorno bancabile di ogni mese: così è stato anche il mese scorso ma così non sarà questo mese, con il pagamento delle pensioni previsto infatti per oggi, 1 marzo 2017. Ecco invece l’elenco completo per i pagamenti dei prossimo mesi, il calendario con tutte le date del 2017: Marzo – Mercoledì 1 – Primo giorno bancabile per Poste e banche; Aprile – Sabato 1 – Primo giorno bancabile per Poste e Lunedì 3 – Primo giorno bancabile per banche; Maggio – Martedì 2 – Primo giorno bancabile per Poste e banche; Giugno – Giovedì 1 – Primo giorno bancabile per Poste e banche; Luglio – Sabato 1 – Primo giorno bancabile per Poste e Lunedì 3 – Primo giorno bancabile per banche; Agosto – Martedì 1 – Primo giorno bancabile per Poste e banche; Settembre – Venerdì 1 – Primo giorno bancabile per Poste e banche; Ottobre – Lunedì 2 – Primo giorno bancabile per Poste e banche; Novembre – Giovedì 2 – Primo giorno bancabile per Poste e banche; Dicembre – Venerdì 1 – Primo giorno bancabile per Poste e banche.