Il rinnovo dei contratti statali, così come ipotizzato dal governo nell’intesa firmata con Cgil, Cisl e Uil, non soddisfa l’Anief. Per il sindacato della scuola accettare gli aumenti degli stipendi previsti per i dipendenti pubblici (85 euro medi lordi) “sarebbe un vero tradimento dei lavoratori”. Marcello Pacifico, presidente dell’Anief-Cisal spiega che “alla luce delle cifre risibili in arrivo, con gli 85 euro lordi che rappresentano anche una media lorda e non la cifra certa che ogni dipendente pubblico andrà a percepire, lo stipendio non andrà a coprire nemmeno il gap rispetto all’inflazione venutasi a creare in questo periodo per il mancato adeguamento dell’indennità di vacanza contrattuale. Se non si firma, il lavoratore avrebbe già comunque garantiti 22 euro in più in busta paga. Un accordo, tenendo conto di questa situazione, si potrebbe chiudere dunque solo garantendo 103 euro in più. Esattamente come è avvenuto nel settore privato”.
I sindacati commentano l’annuncio, riguardo al rinnovo dei contratti statali, della firma del decreto sblocca risorse, avvenuta lo scorso 8 marzo. Il ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia ha ribadito che le cifre destinate all’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici sono: “per il 2016 300milioni, per il 2017 900milioni (600+300) e per il 2018 1,2 miliardi (900+300 milioni). In tutto ci vorranno 2,5 miliardi di euro per garantire aumenti medi mensili di 85 euro”, così come è stato stabilito nell’accordo siglato lo scorso 30 novembre con Cgil, Cisl e Uil. Ma i sindacati non sembrano rassicurati. Il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo ha dichiarato di essere preoccupato per la ripartizione del cosiddetto ‘fondone del pubblico impiego’.
E Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil chiede di “capire, senza troppi giochi, quante risorse spettano alle forze dell’ordine per questo contratto”, si legge sulla testata di informazione della Cgil Rassegna Sindacale. “Con la firma del decreto che sblocca i fondi per il rinnovo del contratto degli statali e quindi anche dei poliziotti si apre la strada, più volte sollecitata dal nostro sindacato, di una apertura immediata dei tavoli – afferma Tissone -. Le lavoratrici e i lavoratori in divisa attendono da 8 anni il rinnovo del contratto”. Positivo quindi il giudizio sul fatto che “il ministro Madia abbia tenuto fede agli impegni presi” per il rinnovo dei contratti statali però restano dubbi sulla ripartizione delle risorse stanziate.