Riguardo alle risorse stanziate dal governo per il rinnovo dei contratti statali i sindacati sottolineano le loro perplessità. Secondo quanto stabilito dall’intesa firmata lo scorso 30 novembre dal ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia e da Cgil, Cils e Uil, i dipendenti pubblici dovrebbero intascare un aumento degli stipendi di 85 euro medi lordi. In base però al decreto sblocca risorse firmato nei giorni scorsi dal governo le risorse assegnate al rinnovo dei contratti per il 2017 non saranno tutte quelle necessarie e un ulteriore stanziamento avverrà nel 2018. Per la Uil si tratta di cifre “non soddisfacenti”. Antonio Foccillo, segretario confederale Uil, ha infatti dichiarato nei giorni scorsi che “una ripartizione così operata, più che essere prevalentemente destinata ai contratti, sembra che rimandi tutto alla prossima legge di bilancio. Tutto ciò, dopo oltre sette anni di mancati rinnovi e dopo una pronuncia di illegittimità costituzionale che pesa dal 2015, non è più concepibile”. E anche il sindacato della scuola Anief attacca il governo sulle risorse. Marcello Pacifico, presidente dell’Anief-Cisal ha spiegato di recente che “alla luce delle cifre risibili in arrivo, con gli 85 euro lordi che rappresentano anche una media lorda e non la cifra certa che ogni dipendente pubblico andrà a percepire, lo stipendio non andrà a coprire nemmeno il gap rispetto all’inflazione venutasi a creare in questo periodo per il mancato adeguamento dell’indennità di vacanza contrattuale”.
I dipendenti statali si ritrovano ancora con i contratti statali bloccati visto che la trattativa per il loro rinnovo, con conseguente aumento degli stipendi, non è ancora conclusa. Manca infatti la direttiva all’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, che il ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia deve inviare per far proseguire la trattativa. L’accordo quadro tra governo e sindacati Cgil, Cisl e Uil è stato firmato lo scorso 30 novembre e ha previsto un aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici di 85 euro medi lordi mensili. All’intesa politica sarebbe però dovuta seguire l’apertura dei tavoli tecnici appunto all’Aran. Intanto, per quanto riguarda lo stanziamento per il rinnovo dei contratti statali lo scorso 8 marzo è stato firmato il decreto sblocca risorse. Sono già stati stanziati 300 milioni di euro per il 2016, 900 milioni per il 2017 e 1,2 miliardi saranno stanziati entro il 2018: la cifra complessiva per l’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici si aggira intorno ai 2,4 miliardi di euro. Le risorse che ancora mancano saranno reperite con le prossime manovre finanziarie.