I dipendenti pubblici continuano a chiedersi quali sono i tempi per il rinnovo dei contratti statali. L’aumento degli stipendi è infatti bloccato dal 2008. La trattativa per il rinnovo dei contratti statali è già stata avviata dal governo e dai sindacati con la firma all’accordo quadro dello scorso 30 novembre: in quell’occasione il ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia e Cgil, Cisl e Uil hanno siglato un’intesa politica per un aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici di 85 euro medi lordi mensili. Poi però alla firma dell’accordo quadro non è seguita l’apertura del tavolo di trattativa all’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni. I sindacati aspettano, come annunciato nelle scorse settimane, che il ministro Madia invii la direttiva per far proseguire la trattativa all’Aran. Sul tavolo del confronto con i sindacati ci sarà sicuramente la questione delle risorse per il rinnovo dei contratti statali e il relativo stanziamento previsto dal governo per l’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici. Da parte dei sindacati la richiesta nei confronti del governo è di rispettare gli accordi e di non allungare ulteriormente i tempi. (aggiornamento di Stefania La Malfa)



Giorni intensi di lavoro serrato per provare a rispettare le scadenze Pa sul fonte contratti statali e rinnovo dell’intero settore del Pubblico Impiego per il ministro Marianna Madia. Dopo il via libera della Conferenza degli Enti Locali, il ministro Pa ha ottenuto l’accordo con gli enti e i sindaci d’Italia su tre decreti in particolare me presto dovrebbero arrivare anche gli altri per provare a lanciare tutto insieme il pacchetto Pa nei prossimi mesi. I tre decreti “con accordo” sono il testo unico sul pubblico impiego; il provvedimento sulla valutazione dei dipendenti pubblici; il riordino della dirigenza delle Asl. Non sono però ancora chiari i temi e le approvazioni di questi testi, con Aran e ministero Pa impegnati per non allungare ulteriormente i tempi di una Riforma che già troppe volte ha subito stop e ritardi. La stessa ministro Madia aveva detto subito dopo la firma con gli enti locali, «raggiunta l’intesa con tutte le Regioni per decreti Riforma PA su lavoro pubblico. Ora parere Camere e poi nuovo contratto». Intanto ieri il titolare di Palazzo Vidoni era a Milano per celebrare la novità del Comune di Milano sul fronte Pubblica Amministrazione: con il sindaco Sala nasce sotto la Madonnina l’avanguardia digitale con il “fascicolo digitale del cittadino”. «Un fiore all’occhiello per l’intera Pa italiana, Milano digitale rappresenta al meglio il nostro lavoro da Roma sul futuro digitale anche nel settore pubblico», commenta la ministra Madia prima di concludere riportando alla Riforma Pa in via di pubblicazione. «Il lavoro che stiamo facendo non è solo di spingere le amministrazioni ad avere servizi digitali e di qualità ma fare in modo che ci sia unico ecosistema per avere tutti i servizi digitalizzati», afferma davanti ai giornalisti il ministro del Governo Gentiloni. «Iniziamo ad avere i numeri degli identificativi di Spid, un milione e 300 mila, dobbiamo andare avanti, fare evolvere il modello», ha poi concluso la Madia.

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