I dipendenti pubblici dovranno sicuramente aspettare la conclusione delle festività pasquali per sapere quanto sarà ripresa la trattativa per il rinnovo dei contratti statali. Martedì scorso 11 aprile il governo ha varato il Def che contiene anche lo stanziamento per l’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici ma il tavolo con i sindacati dovrà proseguire all’Aran. Il ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia dovrà inviare la direttiva all’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni e solo in seguito i sindacati saranno convocati per l’avvio della trattativa tecnica. Il rinnovo dei contratti statali è una questione che va avanti da tempo con l’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici bloccato dal 2008 quindi da ormai 8 anni. Lo scorso 30 novembre governo e Cgil, Cisl e Uil hanno firmato un accordo politico per un incremento di 85 euro medi lordi mensili e con quell’intesa era stata riavviata la contrattazione con le parti sociali. Ora però la trattativa dovrà proseguire all’Aran per arrivare alla firma del rinnovo dei contratti statali. Tra i sindacati c’è anche chi, come Cgil e Anief, ha contestato le risorse previste nel Def: la trattativa dunque potrebbe essere ancora in salita. (aggiornamento di Stefania La Malfa)



Si deve ancora chiudere la partita sul rinnovo dei contratti statali tra governo e sindacati. Questa settimana il Consiglio dei ministri ha approvato il Def, il Documento di Economia e Finanza che contiene lo stanziamento delle risorse per l’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici. Dopo il via libera al documento alcuni sindacati, come la Cgil e l’Anief per quanto riguarda la scuola, hanno contestato quanto definito dal governo e hanno chiesto chiarimenti. Ma sul tavolo dell’Esecutivo non c’è solo la questione del rinnovo dei contratti statali bloccati dal 2008. La definizione dell’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici si intreccia con quella della stabilizzazione dei precari della Pubblica Amministrazione. Su questo punto la Uil chiede al governo che tutti i precari della Pa siano stabilizzati.



In una nota congiunta Antonio Foccillo, segretario confederale Uil, e Lucia Grossi, Segretario Generale UILTemp (Categoria Nazionale UIL dei Lavoratori Temporanei Autonomi Atipici e Partite Iva), hanno sottolineato che, riguardo alla stabilizzazione “l’esclusione di quei lavoratori che da anni svolgono servizi essenziali in diversi campi della PA, formalmente perché non ‘dipendenti diretti delle amministrazioni’, rappresenta per la UIL e la UIL Temp, una scelta ingiusta”. I sindacalisti sono in attesa di un incontro con il ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia, e chiederanno “che ci sia la soluzione per tutti i lavoratori atipici”.

Leggi anche

Riforma pensioni 2025/ Dalla Cgil richiesta di Quota 41 vera (ultime notizie 22 novembre)