In questi giorni è scattata in Friuli una campagna particolare del sindacato Cgil sulle pensioni e sul controllo degli assegni per i vari nuclei familiari. Sono parecchi i cosiddetti “diritti inespressi” all’interno della voce pensione che vengono erogati solo su richiesta e non riconosciute automaticamente. Questo genera ogni anno un “equivoco” – e non accade certo solo in Friuli Venezia Giulia – con circa un pensionato su 10 che potrebbe secondo lo studio del sindacato di Susanna Camusso usufruire di questi diritti; il problema è la comunicazione visto che questi 40mila pensionati non sono a conoscenza di tale possibilità. «Lo Spi Cgil ha iniziato anche in regione una campagna finalizzata al controllo delle pensioni», spiega il segretario regionale dei pensionati della Cgil del Friuli Venezia Giulia, Ezio Medeot. E continua, sempre sul Messaggero Veneto, «da circa tre anni l’Inps non invia più a casa il modulo ObisM con cui, in precedenza, informava il pensionato circa importi e modalità di pagamento dell’assegno, nè invia il Cud, la dichiarazione dei redditi». Per i sindacati dunque in questo modo sul fronte pensioni è venuto meno uno strumento informativo che consentiva alle persone di capire come fosse composto l’assegno, al di là dell’importo accreditato mensilmente. I controlli son impietosi visto che hanno scoperto omissioni, errori e mancate comunicazioni; «E’ il caso degli assegni per il nucleo familiare che, anche nel corso della normale carriera lavorativa, non vengono erogati dall’azienda se il lavoratore non li richiede», spiega Nazario Mazzotti dello Spi Cgil di Pordenone. «Assegni che – puntualizza il sindacalista – possono venire erogati anche ai pensionati». (agg. di Niccolò Magnani)



Con un articolo su Formiche.net, Carlo Sizia e Stefano Biasoli ricordano in cosa consiste la perequazione delle pensioni, evidenziando anche come dal 2014 operi un sistema di rivalutazione degli assegni suddiviso in cinque fasce. Di fatto, quindi, non tutti ricevono una perequazione piena. Senza dimenticare che il tasso di variazione dei prezzi a zero o negativo ha comportato un “blocco” delle perequazioni, finanche a prevedere che ci sia un recupero dello 0,1%, che già due volte è stato rimandato di un anno. Quest’utile intervento di Sizia e Biasoli riporta all’attenzione un tema che dovrà essere al centro del confronto tra Governo e sindacati nella cosiddetta fase due della riforma delle pensioni. L’idea, al momento, sarebbe quelle di prevedere un indice diverso da quello dell’andamento generale dei prezzi. Vedremo anche se saranno riviste le attuali fasce.



Si muove anche il Partito dei Pensionati, con il segretario nazionale Carlo Fatuzzo che sul fronte della riforma Pensioni, scrive al presidente Inps Tito Boeri le rimostranze e le critiche ancora più aspre delle ultime uscite promosse. «Il Presidente dell’Inps, Tito Boeri, eviti di prendere in giro i pensionati. Invece di perdere tempo a dire cose ovvie che tutti sanno, spedisca a tutti i pensionati il prospetto della loro pensione mensile lorda e netta». Il leader dei pensionati italiani ricorda anche come gli italiani che ricevono pensione sono gli unici al mondo che ogni mese «vanno a prendere la pensione senza sapere prima quanto troveranno». La conclusione di Fatuzzo è tanto semplice quanto netta: «se Boeri non è in grado di farlo allora dia immediate dimissioni».  (agg. di Niccolò Magnani)



Sul fronte del Congedo Straordinario per i famigliari costretti ad assistere i familiari disabili, emergono novità legate al nuovo piano di riforma pensioni e ai nuovi dati dell’Inps. Il congedo concesso a questa categoria di lavoratori è rimasto intatto nel 2017, e ammonta fino ad un massimo di 98 euro al giorno come tetto limite dell’assegno Inps. La norma prevista dal governo impegnato anche sul fronte pensioni “normali” vede attribuire due benefici al lavoratore: da un lato l’indennità di congedo, pari di fatto all’ultimo stipendio percepito e in secondo luogo anche la copertura figurativa, come riporta l’ultimo focus di Pensioni Oggi. «Uno strumento particolarmente utile in quanto le assenze dal lavoro non fanno perdere la retribuzione e non determinano un impoverimento della futura prestazione pensionistica», si legge sul portale esperto di pensioni e riforme. (agg. di Niccolò Magnani)

RIFORMA PENSIONI NOVITÀ 2017, ULTIME NOTIZIE. BERLUSCONI, “ASSEGNI DIGNITOSI PER LE MAMME” – Silvio Berlusconi prova a ritornare in campo e per farlo rilancia anche sul settore pensioni dopo lo stallo ancora in atto dopo le due fasi della riforma pensionistica del ministro Poletti. Nel rilancio del leader azzurro di Forza Italia è individuato una triplice “ricetta” che vede al centro le donne e le madri di famiglia. Meno tasse, meno Stato e meno Europa: in questo triplice passaggio, un punto considerato molto caso a livello elettorale è certamente quello pensionistico, e durante la kermesse organizzata da Mara Carfagna, Deborah Bergamini e le donne di Forza Italia, Berlusconi ha mandato un messaggio chiaro. «Una parte importante del nostro programma è dedicata proprio alle donne perché sono il motore dell’Italia; a cominciare dalle nostre mamme, a cui vogliamo dare una pensione adeguata per consentire loro di vivere una vecchiaia dignitosa e serena. E potete stare certi: non è un pesce d’aprile». Assegni più dignitosi e che si legano alla proposta fatta ancora ieri sulla minima a mille euro per tutti. (agg. di Niccolò Magnani)

Rosa Poloni, rappresentante dei lavoratori precoci del Veneto, ha incontrato Cesare Damiano e ha deciso di pubblicare in un post sulla pagina Facebook “Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti” una sorta di resoconto delle importanti informazioni che ha potuto carpire dall’ex ministro del Lavoro. Questi ha innanzitutto detto che la battaglia per il ddl Damiano, che contiene la Quota 41, oltre che la proposta di una flessibilità pensionistica a partire dai 62 anni, è stata persa. Tuttavia si è riusciti a scalfire il sistema, grazie agli interventi varati nell’ultima Legge di bilancio. In buona sostanza, l’Ape è sempre meglio che niente. Tuttavia, come tanti altri lavoratori precoci e aspiranti pensionandi, c’è chi ritiene che il Presidente della commissione Lavoro della Camera non si sia battuto abbastanza per la sua “creatura”, obbedendo di fatto alle logiche di partito, visto che al Governo c’era il Segretario del Pd. Rosa Poloni è riuscita in ogni caso ad avere notizie interessanti sulla Quota 41 contenuta nell’Ape Social. Damiano ha infatti detto che i decreti attuativi arriveranno a breve e ha confermato che ci saranno due finestre in cui presentare le domande per l’Anticipo pensionistico “a costo zero”. Inoltre, sembrano essere confermate le indiscrezioni che parlano di un criterio di priorità relativo all’età anagrafica dei richiedenti. Tuttavia, l’ex ministro ha chiarito che questa priorità ci sarà solo con riguardo alla verifica delle domande e che le risorse basteranno per accontentare tutte le richieste. Dunque non ci sarebbe pericolo di restare esclusi perché “giovani”.

Il Movimento 5 Stelle non sembra voler retrocedere di un millimetro nella sua battaglia per una riforma delle pensioni dei parlamentari. Nemmeno dopo la sospensione di 42 deputati. Dalila Nesci, che è tra gli onorevoli colpiti dal provvedimento, in una nota ha ricordato che l’Ufficio di presidenza che ha sospeso lei e i suoi compagni è lo stesso che ha “bocciato la nostra proposta di cancellare la pensione dei parlamentari in carica e di sottoporla ai conteggi della legge Fornero, proprio come per i normali cittadini”. La deputata pentastellata ha anche evidenziato che la proposta del Pd che è stata approvata, è solo “una mossa per vendere fumo all’opinione pubblica, che vive nella povertà e precarietà crescente. Noi 5 stelle siamo stati puniti per aver difeso l’uguaglianza dei cittadini sancita dalla Costituzione e per aver raccontato la pura verità agli italiani”. Nesci ricorda inoltre che la sospensione potrebbe escludere il Movimento 5 Stelle da votazioni importanti, come quella relativa al testamento biologico.