Continua a tener banco la questione del rinnovo dei contratti statali con il governo che conferma gli impegni assunti, anche se la trattativa deve ancora proseguire, e i sindacati che hanno dato valutazioni differenti sulle risorse per l’aumento degli stipendi. Il ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia e i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil hanno firmato lo scorso 30 novembre un accordo quadro per un incremento di 85 euro medi lordi mensili per i dipendenti pubblici i cui stipendi sono fermi dal 2008. Lo scorso 11 aprile, in occasione dell’approvazione del Def da parte del Consiglio dei ministri, il ministro Madia ha ribadito via Twitter l’impegno del governo sugli 85 euro previsti nell’intesa per il rinnovo dei contratti statali: “Governo conferma impegno economico 85 euro medi su rinnovo contratti #PA #def”. Nel Documento di Economia e Finanza sono stati stanziati 2,8 miliardi di euro per il pubblico impiego, settore statale e non statale. Lo stanziamento previsto non è però sembrato adeguato a tutti i sindacati. In particolare la valutazione della Cgil e dell’Anief, per quanto riguarda il mondo della scuola, non è stata positiva. Le parti sociali hanno chiesto al governo delucidazioni in merito al governo e attendono di sapere quando la trattativa per il rinnovo dei contratti statali sarà ora avviata all’Aran. (aggiornamento di Stefania La Malfa)
Sulla questione del rinnovo dei contratti statali, ancora bloccati in attesa della conclusione della trattativa tra governo e sindacati, interviene anche l’Anief. Anche gli insegnanti e il personale scolastico rientrano infatti tra i dipendenti pubblici interessati dall’aumento degli stipendi oggetto del tavolo in corso. Martedì scorso 18 aprile il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, in un videoforum su Repubblica.it, ha dichiarato che “con 1.200 euro al mese tanti insegnanti hanno difficoltà a muoversi: dobbiamo avere una politica che continui a investire”. Queste dichiarazioni sono state apprezzate dall’Anief che in una nota ha sottolineato che il ministro Fedeli “avendo un passato da insegnante e da sindacalista, ha una sensibilità maggiore sulla mancata retribuzione equa del personale scolastico”. Per quanto riguarda invece le risorse stanziate dal governo per il rinnovo dei contratti statali il giudizio dell’Anief è negativo.
Secondo l’accordo siglato dal ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia e dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil il 30 novembre 2016, ai dipendenti pubblici sarà assegnato un aumento degli stipendi di 85 euro medi lordi mensili. Secondo l’Anief si tratta di un incremento “irrisorio” dopo che “gli otto anni di blocco di stipendio hanno portato il potere delle buste paga di chi opera nella scuola quasi 20 punti percentuali sotto il costo della vita”.